Inadempienze al «Donizetti»
La risposta dell'istituto

Il Consiglio d’amministrazione dell’Istituto superiore di Studi musicali Donizetti di Bergamo risponde ad Alessandra Cannizzo che aveva denunciato su L'Eco di Bergamo nei giorni scorsi una serie di inadempienze sulla gestione dell'Istituto.

«Il grave contenuto delle dichiarazioni è stato appreso dal Consiglio d’amministrazione soltanto in occasione della loro pubblicazione - si legge in un comunicato reso noto dall'ente e firmato dal presidente Massimo Collarini -, avvenuta a quasi otto mesi di distanza dalle dimissioni della stessa, comunicate con una lettera di poche righe inviata all’Istituto Donizetti il 20 marzo 2009, che nulla specificava. Il brevissimo periodo di tempo intercorso tra la nomina di Alessandra Cannizzo il 19 gennaio 2009, il primo Consiglio di Amministrazione del 3 marzo 2009 (al quale, peraltro, la stessa Consigliera non ha partecipato) e le successive dimissioni avvenute, come detto, il 20 marzo 2009, lascia fortemente perplessi in merito alla reale conoscibilità da parte dell’ex consigliere delle procedure di gestione dell’Istituto e alla possibilità di frapposizione di ostacoli».

L'Istituto Donizetti prosegue: «Addirittura inspiegabile risulta essere, per contro, il lunghissimo lasso di tempo intercorso tra le dimissioni di Alessandra Cannizzo le quali, contrariamente all’assunto riportato nell’articolo, sono state recepite, senza rilievi, dal Ministro Maria Stella Gelmini mediante la nomina del nuovo consigliere Giorgio Rossi, e l’attacco posto in essere che è roboante ed irriflessivo, e ancor più grave in quanto reso pubblico a mezzo stampa».

Da qui il Consiglio di amministrazione sottolinea che «nessuna irregolarità, di alcun genere, è stata mai evidenziata dai revisori dei conti, ivi compreso quello nominato dal Ministero, così come regolare e legittima è l’attività e la gestione dell’Istituto, nonostante la limitatezza delle risorse a disposizione». Inoltre «il bilancio di esercizio in corso è il primo di competenza, dopo l’acquisita autonomia (2 gennaio 2009), e non esiste alcun consuntivo di esercizi precedenti, se non quello del Comune di Bergamo sino al 31 dicembre 2008, come si è invano cercato di spiegare più volte al consigliere - continua il comunicato - e, dopo aver sentito il direttore, si può affermare che gli esami e l’attività didattica si sono sempre svolti con assoluta regolarità e come da programma, e ciò vale, altresì, per le lezioni di pianoforte, specificamente chiamate in causa dal consigliere».

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