Cividate, «no» al «Sole delle Alpi»
500 bocciano il progetto comunale

A Cividate tiene banco il «Sole delle Alpi» che l’amministrazione comunale leghista vorrebbe (anzi, ha già deliberato in Consiglio comunale) realizzare in piazza Papa Giovanni XXIII, di fronte al municipio. Il simbolo dei lumbard  comparirebbe su un medaglione rialzato dal pavimento, in cemento e mosaico, per tre metri di larghezza. Il sindaco Luciano Vescovi dice che «la decisione definitiva non è ancora stata presa». Ma i disegni parlano chiaro. Contro l’opera si è così costituito il comitato di cittadini apolitico «Amici della piazza», che ha raccolto 500 firme per stoppare l’iniziativa.

«Sabato – annuncia un portavoce del gruppo – consegneremo la petizione al sindaco. Siamo contrari all’inserimento di una decorazione politica in una piazza che dovrebbe essere punto di aggregazione per tutti. Il nostro intento è essere propositivi, non distruttivi». Per questo si stanno cercando anche idee «alternative» al Sole delle Alpi.

I cittadini di Cividate hanno espresso la loro preferenza per lo stemma comunale o un riferimento a Papa Giovanni XXIII, cui è intitolata la piazza. Sullo sfondo anche le elezioni: a marzo Cividate andrà alle urne per il rinnovo del Consiglio comunale; nel 2004 la Lega vinse per soli 12 voti. E le schermaglie hanno già il sapore di un assaggio di campagna elettorale. Del Sole delle Alpi in piazza si iniziò a parlare oltre un annetto fa, ma la polemica si esaurì in Consiglio, dove venne approvato il progetto. Nei mesi scorsi, all’avvio dei lavori, il riaccendersi della protesta. «La composizione del "Sole delle Alpi" non è ancora stata decisa – frena però il sindaco –. La cosa certa è che non sarà verde». Vescovi esclude ogni intento partitico. «Non è un simbolo politico. Se lo fosse non potrei metterlo in un posto pubblico». E si dice pronto ad ascoltare il comitato. Difficile, però, che il Comune faccia marcia indietro. Non resta che attendere: il Sole delle Alpi sorgerà o tramonterà?

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