Pontisola, il campo è da rifare
Il sindaco cerca sponsor

Galeotta, si fa per dire, fu la promozione in serie D. Per il Pontisola, all’anagrafe calcistica Unione Sportiva Ponte San Pietro-Isola, società nata nell’estate del 2007 dalla fusione tra il Ponte San Pietro e il Football Club Isola di Terno e Chignolo d’Isola, quello del passaggio di categoria è stato un successo attesissimo. Un salto dall’Eccellenza ai fasti della D, dopo un campionato 2008-09, condotto sempre al vertice e culminato con l’elettrizzante spareggio contro il Seregno, deciso da una rete del bomberone Zirafa (27 gol stagionali).

Ora però i fasti sportivi devono conciliarsi con questioni amministrative e la sindachessa del capoluogo isolano, Giuliana Reduzzi, deve sbrigare una patata bollente: una lettera del Comitato interregionale serie D, in cui – dopo sopralluogo effettuato nel mese di maggio scorso – il fiduciario dei campi sportivi lamenta «alcune difformità del campo di gioco rispetto alla vigente normativa». In parole povere, si chiede di realizzare il settore del pubblico ospite secondo regolamento (un ampliamento per 185 spettatori, pari al 10% della capienza totale dell’impianto sportivo), di predisporre due varchi per ogni settore del pubblico, di dotarsi di una infermeria e di fare in modo che l’impianto fonico possa funzionare anche in caso di mancanza di corrente elettrica.

Se però per ottemperare all’ultima richiesta potrebbe bastare un generatore (modica spesa), per tutte le altre serve, invece, qualcosa di ben più sostanzioso: in soldoni, si parla di 85 mila euro. A tanto, infatti, ammonta l’importo dei lavori di adeguamento che dovrebbero essere completati per la fine di quest’anno, così da consentire al Pontisola di poter disputare il girone di ritorno allo stadio Legler, dopo un’andata appannaggio del complesso sportivo di Terno d’Isola.

È per questo che il Comune chiama a raccolta gli sponsor. Sul tavolo della prima cittadina è già pronta la lettera che, a breve giro di posta, verrà inviata ad alcune aziende operanti sul territorio: «Anche un piccolo sostegno potrà rivelarsi importante per il conseguimento dell’obiettivo che ci siamo prefissati e cioè quello di adeguare alle normative la struttura entro la fine del 2009 e consentire così alla squadra di disputare le partite del girone di ritorno nel nostro stadio – spiega la sindachessa –. Confidiamo nella sensibilità e generosità degli sportivi di Ponte, anche in vista del Centenario della società che festeggeremo l’anno prossimo». Si spera, ovviamente, sempre in serie D. Con lo stadio a norma e una classifica sorridente.

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