Posto fisso, ancora polemiche
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Le dichiarazioni del ministro dell'Economia Giulio Tremonti sul posto fisso continuano a far discutere, con il politico che è tornato sulla questione: «Non è che se uno dice sì al posto fisso dice sì ai fannulloni» ha precisato ricordando che anche in un paese come l'America «ora si cerca la stabilità». E tu cosa ne pensi? Partecipa al sondaggio on line

Le dichiarazioni del ministro dell'Economia Giulio Tremonti sul posto fisso continuano a far discutere, con il politico che è tornato sulla questione: «Non è che se uno dice sì al posto fisso dice sì ai fannulloni» ha precisato ricordando che anche in un paese come l'America «ora si cerca la stabilità». «Io non sono un fanatico che vede nella mobilità un valore in sè», ha poi aggiunto.

Tremonti ha detto inoltre di aver raccolto l'assenso dell'ex ministro Tiziano Treu quando ha affermato che «il precariato è stato portato dalla globalizzazione, ma le leggi lo definiscono con elementi di stabilita. Con la legge non puoi abolire in lavoro precario - ha scandito il ministro - ma puoi fare in modo che sia meno duro e ansiogeno». Il ministro insiste: «Se uno vi chiede se preferite stare al caldo o al freddo mi pare una cosa molto normale rispondere al caldo». Tutto questo per spiegare che la sua valutazione non è assolutamente una novità: «L'ho scritto - dice - anche nel mio libro di due anni fa».

A dare manforte al ministro Tremonti, più volte appoggiato dal premier di Berlusconi, anche il sottosegretario alla Presidenza Paolo Bonaiuti: «A questa sinistra non va mai bene nulla. Qualunque cosa tu dica trovano sempre da criticare - ha detto -. Il posto fisso è un elemento di coesione sociale. Perchè, ad esempio, permette ad una coppia di accedere al credito bancario per comparare una casa, gli elettrodomestici e gli altri beni. Ma la sinistra in questa foga di dissacrare tutto quello che diciamo critica anche questo».

Di un'altra visione il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli: «Il posto di lavoro fisso è certamente un riferimento importante per chi vuole progettare un futuro di serenità, però è innegabile che il mondo del lavoro si sta orientando sempre di più verso forme di flessibilità e questa deve essere tutelata attraverso la formazione, attraverso sostegni, per rendere il lavoro sicuro, continuativo e quindi per sconfiggere la precarietà».

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