Studenti, le regole
per prevenire il contagio

L'influenza arriva, ma nelle scuole non è emergenza. Almeno, non ancora. Le scuole, sia istituti comprensivi sia superiori, registrano parecchie assenze, superiori alla media stagionale, ma non ancora in tal numero da rendere impossibili le lezioni. «Questi giorni di vacanza - osserva Luciano Mastrorocco dirigente dell'Ic De Amicis - dovrebbero essere un ulteriore aiuto a diradare il contagio. Oppure sarà il contrario: i ragazzi si ammaleranno in questi giorni e dovremo rifare la conta al rientro. Finora il numero degli assenti non è stato tale da intralciare le lezioni». Più o meno la stessa situazione si riscontra negli altri istituti cittadini. Un dato confortante, visto che proprio la fascia dai 5 ai 14 anni è quella ritenuta più esposta all'influenza. Anche in provincia la situazione «assenti» sembra sotto controllo: nessuna differenza dalla media stagionale viene segnalata dall'Ic di San Giovanni Bianco, mentre a Osio Sopra gli assenti sono il 30% e a Calcinate ci sono 170 assenti su 1245 alunni. Per quanto riguarda gli istituti superiori, la situazione non sembra destare preoccupazioni sul piano del funzionamento della scuola. Molte scuole resteranno chiuse fino al 2 novembre e si riproporrà quindi la conta al rientro, sia per gli studenti, sia per i docenti.

Il Lussana registra come massima concentrazione dieci malati in una classe, il Mascheroni 11. Situazione sotto controllo all'Artistico, Sarpi, Suardo, Falcone. I presidi sottolineano piuttosto che, se l'epidemia è all'inizio, i problemi potrebbero cominciare ora, sia per quanto riguarda le lezioni sia per la presenza dei docenti. Le scuole che hanno optato per il trimestre più quinquimestre, potrebbero avere anche difficoltà per il regolare svolgimento degli scrutini prima delle vacanze di Natale. Un'epidemia protratta potrebbe mettere in difficoltà gli open day delle scuole, che tuttavia quest'anno sono stati spostati a gennaio inoltrato (contando sulle preiscrizioni aperte fino al 27 febbraio) perché tutti sono in attesa di sapere se e come partirà il riordino del ministro Gelmini. Per il momento, a detta dei dirigenti, la situazione è tranquilla , anche perché questa influenza sembra risolversi in pochi giorni e quindi, più che il deserto in classe, le scuole si aspettano una sorta di turnazione fra guariti e nuovi malati. L'itis Chimici ha comunque predisposto una circolare diretta a personale della scuola, studenti e genitori, che riprende le indicazioni fornite dal ministero e dalla Regione per limitare la diffusione del contagio: lavarsi le mani, sternutire e tossire in un fazzoletto di carta, tenere puliti i locali, non utilizzare piatti, posate o bicchieri già usati da altri, non mettersi in bocca penne o matite, cambiare regolarmente l'aria delle aule alla fine di ogni ora. Nei bagni delle scuole saranno usati saponi liquidi e salviette monouso. Insomma, bastano le regole della buona educazione e dell'igiene di base per scongiurare la pandemia. I genitori sono invitati a tenere a casa i figli in caso di tosse o raffreddore, anche perché, oltre al contagio in classe, va considerato quello del tragitto casa scuola sui mezzi pubblici. Per rientrare a scuola dopo l'influenza è necessaria la giustifica del genitore, senza necessità di allegare alcuna certificazione medica.

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