«Grazie» al patto di stabilità
Dalmine cerca 1 milione di euro

Anche il Comune di Dalmine soffre sul fronte del patto di stabilità. Nonostante un recente ammorbidimento della norma sul calcolo dell’obiettivo programmatico (sblocco del 4% dei residui passivi 2007 in conto capitale) che ha portato benefici per oltre mezzo milione di euro ed il recupero di nuove risorse in entrata, manca ancora un milione di euro.

«La situazione ricevuta in eredità dalla precedente amministrazione di centro sinistra è decisamente compromessa.– afferma Fabio Montevecchio, Assessore al bilancio del Comune di Dalmine - Se il patto di stabilità 2009 non verrà rispettato durante il 2010 il comune non potrà assumere personale dipendente e subirà tagli sui trasferimenti di risorse pubbliche, ma quello che più ci preoccupa è il taglio di tre milioni di euro sulla spesa corrente che vedrebbe penalizzati in primis i servizi erogati alla persona».

Per cercare di porre rimedio alla situazione l’Amministrazione comunale ha bloccato tutti i pagamenti delle spese di investimento dell’ultima parte dell’anno per circa 1 milione di euro ed ha messo in vendita una grossa area fabbricabile nel quartiere di Sabbio in via Brigata Alpina Orobica del valore periziato di euro 1.252.000 con un bando d’asta che sarà riproposto a breve perché andato deserto.

«Abbiamo raschiato il fondo del barile cercando economie nelle spese e sul fronte delle entrate siamo andati persino ad incassare un contributo che giaceva al BIM dal 2006 di cui tutti si erano dimenticati- prosegue Montevecchio -Questo spiega la leggerezza nella gestione dei conti di bilancio della precedentemente amministrazione che ha fatto ricorso all’indebitamento anche per le asfaltature delle strade». Dati alla mano, l’indebitamento complessivo nella precedente amministrazione ha toccato i 20 milioni di euro mentre l’incidenza sul bilancio 2009 dei rimborsi delle quote di capitale dei mutui e degli interessi passivi ammonta a un milione e settecentomila euro. Rispetto alle previsioni di bilancio iniziali sono stati incassati meno oneri di urbanizzazione (passati da 1.500.000= a circa la metà) meno contributi regionali per ritardi dovuti all’accreditamento del Centro Diurno Disabili (meno euro 130.000=) meno proventi da sanzioni per violazione del codice della strada (meno euro 150.000=). E’ stata inoltre sottovalutata l’incidenza sul bilancio 2009 dei pagamenti degli stati avanzamento lavori relativi ad opere pubbliche avviate negli anni precedenti.

«Viene da pensare che la precedente amministrazione si sia mossa più per avere visibilità pre-elettorale che per gestire il bilancio del comune secondo le regole del buon padre di famiglia – dichiara ancora l’Assessore - Le richieste degli uffici comunali di ulteriori stanziamenti (pari a euro 600.000) rispetto alle previsioni iniziali, per far fronte alle necessità dell’ultima parte dell’anno, potranno essere soddisfatte solo in parte con riferimento alle spese urgenti e non rinviabili quali le utenze delle scuole e il centro diurno disabili, le spese legali e quelle per le politiche sociali, gli stipendi del personale dipendente per gli aumenti contrattuali».

A peggiorare la situazione potrebbe contribuire anche il maltempo: la speranza a Dalmine è che non nevichi come l’anno scorso perché sul fondo di riserva sono rimasti meno di 20.000 euro, non sufficienti per far fronte all’emergenza neve.

La Giunta è già al lavoro sul bilancio previsionale 2010 e la situazione - prosegue Montevecchio - non sembra affatto promettente: «Anche l’anno prossimo permarranno gravi criticità. Se le regole del patto di stabilità non cambieranno, per poterlo rispettare dovremo trovare entrate in conto capitale per almeno cinque milioni di euro. Sarà difficile cavarcela con le nostre forze, confidiamo nel patto di stabilità territoriale recentemente approvato dalla Regione Lombardia sperando che ci possa dare l’ossigeno necessario».

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