Gregorio Fontana e Roberto Castelli:
«I gufi criticano, noi facciamo»

«I gufi criticano, noi facciamo». Così Roberto Castelli, viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti è intervenuto dopo le decisioni del Cipe. «Esprimo grande soddisfazione per un Cipe importantissimo, nel quale sono state deliberate opere per oltre 8 miliardi di euro, di cui più di 6 al nord. Dopo decenni di discussioni parte il Terzo Valico, dopo 30 anni di dibattiti parte la Pedemontana, dopo anni di attesa parte la metropolitana che collegherà l’aeroporto di Linate con il cuore della città di Milano. Il programma di infrastrutture legato a Expo 2015 procede secondo i tempi stabiliti, malgrado molti giornali si ostinino a dire che ci sono ritardi. Approvata infine anche la convezione Cal-Tem, che doveva assolutamente passare oggi, pena il ritardo dell’opera, che invece potrà vedere la luce contestualmente alla Brebemi. Questi risultati sono stati raggiunti dopo un pre Cipe assai difficile, che ha risolto brillantemente alcune questioni, peraltro del tutto fondate, poste dal ministro dell’Ambiente Prestigiacomo, in uno spirito di assoluta collaborazione tra i diversi ministeri. I gufi e gli uccelli del malaugurio criticano, noi facciamo».

L'onorevole Gregorio Fontana, Segretario di Presidenza della Camera dei Deputati e deputato bergamasco ha dichiarato: “Oggi il via libera del Cipe rappresenta una tappa importante che mette a disposizione della nostra Regione risorse per oltre cinque miliardi di euro per opere fondamentali come la Pedemontana e le tangenziali di Milano, infrastrutture decisive anche per lo sviluppo della provincia di Bergamo. Il fatto che questa mattina il Presidente Berlusconi sia stato personalmente presente alla riunione del Cipe, è particolarmente significativo e sottolinea l'impegno del Governo di voler procedere con la massima determinazione al raggiungimento dell'obiettivo di dotare le zone più produttive del nostro Paese, ed in particolare il nord Italia, di quelle infrastrutture che sono indispensabili per dare competitività e prospettive di ulteriore crescita al sistema imprenditoriale di quell'area, che rappresenta la spina dorsale della nostra economia”.

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