Per il recupero di Astino
la Regione stanzia un milione

Nella partita di Astino entra in campo anche la Regione: «Nella prossima Giunta l’assessore Massimo Zanello proporrà lo stanziamento di 1 milione di euro per il recupero del monastero» spiega Claudia Sartirani, assessore alla Cultura a Palafrizzoni. È il primo e atteso passo del Pirellone verso l’accordo di programma. In realtà la Regione si era informalmente impegnata ad entrare in campo con 2 milioni, l’intenzione ci sarebbe ancora ed è quindi probabile che quella della prossima Giunta sia la prima tranche.

«Astino è un bene assolutamente fondamentale per le politiche culturali del Comune: l’intervento della Regione è molto importante perché ci permette di continuare nella strada del suo completo recupero» prosegue la Sartirani. Strada che la società Val d’Astino (ora controllata dalla Fondazione Mia, Congregazione della Misericordia Maggiore) ha già imboccato all’inizio dell’anno con i lavori di messa a sicurezza dell’antico complesso monastico, operazioni propedeutiche a qualsiasi altro intervento.

Fondamentale diventa però la firma di un Accordo di programma atteso da tempo e finora rinviato proprio per l’assenza della Regione.

Per il recupero (e la sua destinazione ad uso del Civico istituto musicale, e non solo) servono 10 milioni circa: Ubi Banca ha già messo 1,6 milioni, la Diocesi finanzierà con 1 il recupero della chiesa del Santo Sepolcro e la cappella del Beato Guala, la Fondazione Italcementi potrebbe essere della partita, insieme ad altri privati.

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