A largo raggio le ricerche degli spacciatori

Proseguono le ricerche di coloro che da almeno tre giorni stanno spacciando una partita di cocaina tagliata con atropina, causa del ricovero in ospedale di 17 persone solo nella provincia di Bergamo. Finora sono state arrestate 3 persone, tutte marocchine, di cui una irregolare. Il sospetto è che facciano parte di un’unica organizzazione. Gli investigatori sono riusciti a risalire a loro grazie alle
testimonianze di alcuni assuntori, ricoverati in diversi ospedali della zona. In particolare uno di costoro, dopo aver assunto la droga, con effetti allucinogeni, è rimasto vittima di un serio incidente stradale. Interrogato dai carabinieri, ha fornito indicazioni, che hanno portato a uno dei marocchini poi arrestati.

Polizia e carabinieri hanno ascoltato complessivamente una trentina di persone che si erano rifornite di cocaina, anche gente che non ha avuto conseguenze tali da dover fare ricorso ai medici. E sulla base delle loro dichiarazioni, ritengono di poter rintracciare presto altri spacciatori. Secondo gli investigatori, gli extracomunitari farebbero comunque parte di un’unica organizzazione. Al momento non è possibile sapere quanta droga sia stata immessa sul mercato. I carabinieri non escludono che alcune dosi siano state vendute nel Bresciano, sul Garda, soprattutto alla luce della morte di una giovane di vent’anni (tra l’altro anch’essa di origini marocchine) e del ricovero di un’altra persona all’ospedale di Desenzano. Non si esclude neppure che nei prossimi giorni parte della stessa partita killer possa essere smerciata anche nel milanese e in altre zone.(28/07/2007)

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