A Maurizio Ferrari il premio «Asti Europa»per l’impegno sui temi della Comunità

È stato un ritorno a casa speciale per Maurizio Ferrari: il giornalista de L’Eco di Bergamo era infatti tra i vincitori del premio «Asti Europa» che ogni anno (siamo all’ottava edizione) intende sottolineare l’impegno di chi, nel mondo dell’informazione, opera per far crescere l’opinione pubblica, la sensibilità, per i temi dell’Europa dei cittadini e per contribuire al rilancio di una Città, e una Provincia del Piemonte, antica patria di banchieri e del grande Vittorio Alfieri.La cerimonia di consegna è avvenuta sabato scorso al Teatro Alfieri di Asti: la giuria, guidata dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti Lorenzo Del Boca, ha decretato il massimo riconoscimento a uno scrittore e un vignettista: Lorenzo Mondo, famoso critico letterario ed ex vice direttore de La Stampa ed Emilio Giannelli del Corriere della Sera, autore satirico tra i più affermati. Il premio speciale per l’enogastronomia è invece andato a Paolo Massobrio, autore di affermate guide del settore.
Maurizio Ferrari, astigiano di nascita, pur essendo da 12 anni in Lombardia (oltre a lavorare all’Eco, cura una striscia economica settimanale per Bergamo Tv ed è cultore della materia in Comunicazione aziendale all’Università di Bergamo), ha mantenuto un rapporto molto stretto con la sua città: è infatti vicepresidente degli AlFieri, l’associazione culturale che raggruppa tutti i grandi «campioni dell’astigianità», dal premio Nobel Rita Levi Montalcini al cardinale Angelo Sodano fino a Paolo Conte.
In passato poi è stato la «voce» del Palio di Asti (telecronista per diverse emittenti tv), che per nascita (1275) e tradizione è il più antico d’Italia.
Il premio giornalistico è organizzato dal consorzio AstiTurismo col sostegno di Fondazione CR Asti e Regione Piemonte. Nella sua storia, ha distribuito riconoscimenti ad oltre cento giornalisti di numerosi Paesi, tra cui Germania, Inghilterra, Svizzera, Francia, Giappone, Stati Uniti e Spagna. Nel ricco albo d’oro figurano firme come Alan Friedeman, Carmen Lasorella, Paolo Murialdi, Marcello Sorgi, Enzo Biagi, Chiara Beria d’Argentine, Giorgio Calcagno e Carlin Petrini.

(18/1272005)

© RIPRODUZIONE RISERVATA