A settembre raffica di pensionamenti
Trenta scuole saranno senza preside

A settembre in Bergamasca 30 scuole su 141 saranno senza preside. Tre saranno coperte con la conferma dei presidi incaricati che già le dirigono.

Per le altre si aprono prospettive con il toto presidi innescato dalla recente sentenza del Tar della Lombardia, che ha parzialmente accolto i ricorsi dei bocciati al sofferto concorso che ne ha immessi in ruolo alcune centinaia lo scorso anno scolastico.

Nella Buona Scuola, però, la perturbazione amministrativa era stata prevista e la palla dovrebbe essere rilanciata con una procedura che prevede, per i presidi che hanno fatto l’anno di rodaggio, un colloquio di valutazione sull’anno trascorso. Salvo imprevisti o manifesta e dimostrata incapacità a gestire una scuola, resteranno tutti al loro posto.

Invece, per i bocciati che però erano stati promossi in qualche versione precedente delle prove (vedere la questione delle buste trasparenti che innescarono un ping pong di rifacimenti ministeriali e ricorsi amministrativi) il Miur dovrà predisporre una a sorta di «giudiziodidio» definitivo consistente in un corso di formazione accelerato concluso da una prova scritta. Dal «check point» passeranno tutti color che son sospesi e nel frattempo le graduatorie regionali dove le irregolarità han complicato l’iter del concorso (Lombardia, Sicilia, Toscana, Emilia) resteranno aperte per accogliere i salvati.

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