Addizionali comunali: a Bergamo i cittadini più «tartassati» d’Italia

Sono i cittadini di Bergamo, che ogni anno sborsano 108,7 euro, i più «tartassati» per quanto riguarda l’addizionale comunale. Il dato viene dal «Quinto rapporto sulle addizionali comunali Ire 2005» della Uil, realizzato sugli 8.100 comuni italiani e che mira a dimostrare la «disparità fiscale di lavoratori e pensionati che vivono in città diverse». Dal rapporto emergono disparità fiscali macroscopiche, anche tra Comuni confinanti.

Prendiamo due lavoratori del napoletano: stesso datore di lavoro, stessa sede, stesse mansioni, stesso stipendio, uno residente ad Acerra e l’altro a Napoli. Il primo non paga addizionale Ire, il secondo versa al Comune 87,5 euro l’anno. Secondo il segretario confederale Uil Guglielmo Loy, le «differenze abissali» che si registrano sulle addizionali Ire portano alla conclusione che «ormai è saltata ogni politica dei redditi».

Le addizionali comunali Ire gravano su oltre 30 milioni di contribuenti italiani, l’80,2% del totale, a fronte dei 29 milioni di tassati del 2004. Il gettito complessivo per i comuni sarà nel 2005 di 1.444 milioni di euro, circa 100 milioni in più dello scorso anno, con un incremento del 6,9%. I comuni che quest’anno hanno introdotto l’addizionale per la prima volta sono 319, che portano così il totale al 5.536, contro i 5.217. L’imposizione media è di 47,4 euro per ogni contribuente, ma, come detto, le differenze tra i comuni possono essere molto significative. I più fortunati, tra chi deve pagare, sono i residenti a Ragusa, che ogni anno versano nelle casse comunali 11,5 euro a testa.

(28/07/2005)

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