Adesioni allo sciopero della pagnotta contro il carovita
Adiconsum: ancora boicottaggio

Non comprate il pane giovedì 18 settembre. L’invito, esteso a tutti i bergamaschi, è arrivato dalle associazioni dei consumatori che, per la prima volta tutte insieme, hanno proclamato lo «sciopero della pagnotta». Soddisfatta Federconsumatori, con Adiconsum che lancia ancora un appello ai consumatori: «Si continui l’azione di boicottaggio di prodotti e negozi che hanno realizzato aumenti speculativi e ingiustificati».La «ribellione» anti-carovita è stata organizzata anche a Bergamo, dove si è svolta un’azione informativa sul Sentierone, con la distribuzione di volantini sul rialzo dei prezzi. Secondo Eddy Locati, presidente dell’Adiconsum Bergamo, sono circa 500 i volantini distribuiti: «Abbiamo ricevuto una buona risposta, molti cittadini condividono la nostra battaglia e hanno scelto di boicottare gli acquisti del apane e della pasta». Una protesta di un giorno che vuole essere soprattutto simbolica, ma che ha un’importanza fondamentale per le associazioni dei consumatori: «Sono numerosi i cittadini - spiega Umberto Dolci, presidente di Federconsumatori - che si lamentano dei rincari, e soprattutto degli alti prezzi per il pane e la pasta. È ora che dopo le proteste ci siano i fatti concreti e una riduzione sostanziale dei costi». Sul problema del prezzo di pane e pasta, pochi giorni fa, è intervenuta anhe Coldiretti, la principale organizzazione agricola a livello nazionale e tra le prime a livello europeo: «Le quotazioni del grano rispetto al gennaio di quest’anno sono calate del 40 per cento – dichiarano – ma i prezzi di pane e pasta non sembrano diminuire. Dal campo alla tavola il grano subisce aumenti del 369 per cento nel diventare pasta e addirittura del 1.325 per cento se si trasforma in pane. Caduto l’alibi che per mesi ha giustificato i rincari i prezzi non accennano a diminuire e hanno raggiunto valori medi di 2,85 euro al chilo per il pane e 1,50 euro al chilo per la pasta».E mentre Adiconsum commenta positivamente la giornata di «sciopero della spesa», il suo referente nazionale Paolo Landi lancia un appello: «La crisi finanziaria esplosa negli Stati Uniti aggraver la recessione gli in atto nel nostro Paese. Colpiti non saranno solo i risparmiatori, ma anche tutti i consumatori con ulteriori aumenti del costo della vita. Con la giornata di lotta unitaria dei consumatori, intendiamo richiamare l’attenzione del Governo e del Parlamento sulla priorità del "carovita" e sull’urgenza dei provvedimenti di contrasto all’inflazione e di rilancio dei consumi». Da qui delle proposte concrete: «Una moratoria dei prezzi e tariffe quale risposta straordinaria di contrasto all’inflazione; sanzioni nei confronti di quei settori che stanno realizzando speculazioni sulle spalle dei consumatori e una riduzione delle tasse che abbiamo indicato in 300 euro a famiglia a favore dei redditi da lavoro che sono quelli pi colpiti dal’inflazione». «Al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola chiediamo - conclude Landi - l’apertura di un tavolo per discutere alcune proposte concrete che le Associazioni hanno inviato al Governo sulla la scuola, i prodotti dell’ortofrutta, gli alimentari e i carburanti». Ora, dopo la giornata di lotta contro il carovita, Adiconsum si rivolge ancora ai consumatori: Affinchè continuino l’azione di boicottaggio di prodotti e negozi che hanno realizzato aumenti speculativi e ingiustificati».(18/09/2008)

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