Agenzia europea del farmaco, Milano ko
Vince Amsterdam, con il sorteggio

La delusione di Maroni e Sala. Salvini: «Al governo stop ai 17 miliardi all’Europa». E Calderoli manda l’Ue a quel paese...

Milano non avrà la sede dell’Ema, l’Agenzia europea del farmaco: il terzo turno di votazione si è concluso pari e al sorteggio ha vinto Amsterdam. Il sorteggio che ha assegnato l’Ema è avvenuto con due buste, e non con la monetina, come si era precedentemente appreso. Il ballottaggio tra Milano e Amsterdam era finito in parità, con 13 voti a testa, a causa dell’astensione della Slovacchia.È stato necessario il sorteggio della presidenza estone, che non ha usato la monetina - è stato precisato - ma ha scelto a sorte tra due buste.

Milano è sempre stata in testa fin dal primo turno della corsa per l’Agenzia europea del farmaco (Ema): aveva ottenuto 25 punti. Amsterdam e Copenaghen, le altre due città passate al secondo turno, hanno ottenuto 20 punti ciascuno.Tutti gli altri contendenti sono finiti subito fuori, compresa Bratislava, data all’inizio in pole.

Per l’assegnazione di Ema ad Amsterdam «c’è grande delusione ma anche la consapevolezza che si è fatto tutto quello che si poteva fare per avere un dossier di candidatura molto competitivo, lo si è visto nelle prime due votazioni. Dispiace, eravamo prontissimi». Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, in una conferenza stampa col sindaco di Milano, Giuseppe Sala, al Pirellone. «Veramente un pò assurdo essere esclusi perché si pesca da un bussolotto. Tutto regolare ma non normale»: così Sala sul sorteggio che ha assegnato Ema ad Amsterdam. «La monetina - ha aggiunto Maroni - è triste. È il paradigma di un’Europa che non sa decidere. Penso occorra assumere qualche iniziativa, vedremo».

«Pazzesco che una scelta che riguarda migliaia di posti di lavoro e due miliardi di indotto economico - dice Matteo Salvini, leader della Lega - venga presa in Europa tramite sorteggio con lancio di una monetina, ennesima dimostrazione della follia con cui è governata l’Unione Europea. Prioritario per il prossimo nostro governo sarà ridiscutere i 17 miliardi all’anno che gli italiani versano a Bruxelles». Meno diplomatico il collega di partito Roberto Calderoli: «Dopo aver dato così tanto all’Europa in questi anni e non aver ricevuto vederci dire no anche nell’unica occasione che chiediamo qualcosa è veramente troppo.Per cui cari amici europei andate tutti aff...»

© RIPRODUZIONE RISERVATA