Albano, nube irritante da un’azienda
Tanta paura, scuole evacuate: poi l’allarme rientra

Tre vigili del fuoco portati al pronto soccorso dell’ospedale di Seriate per bruciori alla pelle e agli occhi. Stessa sorte per due agenti della polizia locale e per il comandante dei carabinieri di Seriate. Un dipendente dell’azienda colto da malore. In totale otto persone, tutte dimesse dopo i controlli dei medici. Sono queste, fortunatamente, le uniche conseguenze della nube che, a causa della rottura di un macchinario, si è sprigionata questa mattina poco dopo le 9,30 dalla Acs Dobfar di via Nazionale ad Albano Sant’Alessandro, azienda che produce medicinali.

La sostanza che ha causato la nube è il beso: era utilizzata per comporre antibiotico nella catena di produzione di uno dei due reparti della Acs Dobfar. Si trovava sotto forma di cristalli in un essicatore che all’improvviso, per cause al momento ancora non chiare, è esploso, causando anche un principio di incendio. Il beso è uscito sotto forma di gas, provocando un fumo bianco-giallastro: prima ha invaso il reparto, poi ha raggiunto l’esterno.

L’allarme è scattato subito, e i primi ad arrivare sul posto sono stati gli agenti della polizia locale del Consorzio dei Colli, che ha sede poco distante dalla Acs Dobfar. Sono stati loro a far intervenire i vigili del fuoco: i primi tre pompieri che sono entrati nei reparti sono quelli poi portati al pronto soccorso. Nel frattempo i circa 70 dipendenti dell’azienda erano usciti all’esterno, secondo il piano di emergenza.

L’allarme è rimbalzato in tutta l’area e in via precauzionale sono state evacuate tutte le scuole di Albano e alcune di quelle dei paesi confinanti: San Paolo d’Argon, Torre de’ Roveri e Seriate. Anche perché a causa del vento la nube aveva cominciato a spostarsi.

Sul posto sono accorsi carabinieri, polizia, l’Asl, l’Arpa, i soccorritori del 118, oltre al sindaco di Albano. Le forti preoccupazioni iniziali - che avevano portato anche alla chiusura di via Nazionale, nei pressi della Acs Dobfar - fortunatamente nel corso della mattinata, dopo le analisi e gli acceretamenti, sono rientrate.

Fotografie di Yuri Colleoni


IL VERTICE IN PREFETTURA
Il bilancio definitivo dei danni è stato fatto nel pomeriggio durante un vertice in Prefettura in cui è stato confermato che il rischio per la popolazione è terminato intorno alle 11.15. L’Arpa, il centro antiveleni e l’Asl di Bergamo ritengono fortemente improbabili rischi per la popolazione connessi al consumo di frutta e verdura coltivati nell’arco di un chilometro. Al tavolo in via Tasso, presieduto dal viceprefetto vicario Lucio Marotta, hanno preso parte i rappresentanti di Asl, 118, vigili del fuoco, Arpa, carabinieri e il sindaco di Albano Dario Odelli.


IL COMUNICATO UFFICIALE DELL’ASL
L’incendio verificatosi questa mattina presso la ditta ACS Dobfar di Albano S. Alessandro è stato prontamente domato. Allo stato attuale delle informazioni ricevute fino ad ora, sulla natura delle sostanze liberate , sentito il PCA ( Posto di Comando avanzato formato da VVF, Polizia locale, ARPA ed ASL) sentito il Centro Antiveleni degli Ospedali Riuniti di Bergamo si può affermare che l’unico  rischio per la popolazione sia stato l’irritazione delle mucose delle vie respiratorie e delle mucose oculari. Al momento il problema è in rapida risoluzione. L’emergenza può ritenersi in fase di chiusura sia sul fronte interno della Ditta che per la popolazione. L’Arpa sta comunque approfondendo ulteriormente con indagini ambientali mirate. 
(06/06/2007)

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