Alcol: è allarme per i giovani bergamaschi

Si abbassa l’età del primo bicchiere: oggi è a 11 anni. L’abuso di superalcolici concentrato nei weekend

Il «povero diavolo» che si attacca alla bottiglia per annegare i dispiaceri nell’alcol c’è ancora e ci sarà sempre, ma nell’anno 2006 l’identikit dell’alcolista bergamasco ha radicalmente cambiato aspetto. Oggi, sempre più spesso, chi ha problemi di dipendenza da alcol ha un lavoro stabile e una laurea, appartiene ad una classe sociale medio-alta ed è un adulto formato, padre di famiglia, che ben difficilmente pensa di aver dei problemi perché alza un po’ troppo il gomito.I dati confermano che i giovani che abusano di sostanze alcoliche sono in continuo aumento. Una fascia sempre più difficile da raggiungere e da sensibilizzare, ma anche, purtroppo, sempre più ampia, perché l’età di iniziazione al consumo di bevande alcoliche è scesa ulteriormente anche nella Bergamasca, passando dai 13 anni di non molto tempo fa agli 11 anni di oggi. La «nuove frontiere» dei giovani si chiamano comunque «alcol pops» e «binge drinking», bevande alla frutta «tagliate» con alcol al 5% e «abbuffate di alcol» nei weekend. (31/03/2006)

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