Alì Ndiogou esce dal carcere per la causa contro Bernini

Alì Ndiogou mercoledì mattina 29 ottobre, intorno alle 10, uscirà dal carcere di via Gleno dove si trova con l’accusa di omicidio volontario dal 29 agosto. Il giovane senegalese presenzierà all’udienza che vede l’immigrato in causa con il suo ex datore di lavoro Bernini, nonchè marito della vittima Maria Grazia Pezzoli, morta lo scorso 24 luglio a Vertova. L’immigrato pretende dall’ex datore di lavoro un risarcimento di 48 mila euro, tra stipendi arretrati, liquidazione e risarcimento per un infortunio patito in un cantiere del Padovano. Di diverso avviso sono i legali di Bernini, per i quali le competenze sarebbero di Inps e Inail, essendo la ditta per cui lavorava Ndiogou dichiarata fallita. E sarebbero proprio queste pretese economiche che avrebbero spinto, secondo l’accusa, il senegalese a uccidere Maria Grazia Pezzoli, che della nuova azienda del marito era la contabile. A fare richiesta al gip Raffaella Mascarino per partecipare all’udienza di mercoledì è stato il suo legale Giovanni Fedeli. Nella causa civile, invece, Alì Ndiogou è difeso dall’avvocato Lorenzo Longhi Zanardi mentre Bernini, che probabilmente non sarà in aula, da Alessandro Baldassarre.(28/10/2008)

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