Alimentari, i prezzi si fermano

A settembre l’inflazione è rimasta invariata rispetto ad agosto: 1,7 per cento Nel paniere locale niente aumenti per 13 prodotti su 23. In calo i costi per lo sport

Settembre come agosto sul fronte dell’inflazione. A Bergamo l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) rimane invariato rispetto a 30 giorni prima e il tasso tendenziale – la variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente – si attesta a più 1,7 per cento, stabile rispetto ad agosto.

0Variazioni contenute nei valori medi delle quotazioni dei prodotti. Fanno eccezione alcuni specifici articoli come i carburanti (crescono di oltre il 3 per cento benzina verde, gasolio, gas gpl) o quelli legati alla stagionalità, come avviene per il settore del turismo (-0,8 per cento per i pacchetti vacanza tutto compreso e -2,7 per cento per gli stabilimenti balneari).

I capitoli di spesa risultano nella maggior parte dei casi contraddistinti da segno negativo e nell’elenco dei prodotti in discesa figurano pure i generi alimentari e le bevande analcoliche (-0,2 per cento) e le bevande alcoliche e tabacchi (-0,1).

Dal punto di vista del risparmio a tavola, a scendere di più sono stati la frutta fresca (-1,4), i crostacei, molluschi freschi e patate (-1) e le uova (-0,9). Secondo le anticipazioni Istat, calano pure i servizi sanitari e spese per il capitolo salute (-0,1), trasporti (-0,1), i servizi ricettivi e di ristorazione (-0,3), ricreazione, spettacoli e cultura (-0,5), le comunicazioni (-0,6).

(03/10/2005)

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