Alitalia-Malpensa: Formigoni attacca

Dopo la maxi-offerta lanciata da Ryanair per Malpensa e Orio al Serio, sulla vicenda dello scalo milanese interviene il presidente della Regione, Roberto Fornigoni, che definisce il silenzio del Governo sulla questione Alitalia-Malpensa «ormai inaccettabile», un silenzio che rischia di denotare una «irresponsabilità» Ecco perché Formigoni intende partecipare ad una prossima riunione del Consiglio di ministri. Lo ha scritto al presidente del Consiglio, Romano Prodi. Nella lettera, inviata stamani, Formigoni richiama da un lato «gli elementi di grave preoccupazione per le gravi ripercussioni» della vicenda Alitalia «di carattere economico, occupazionale, sociale e di sviluppo complessivo del territorio di questa Regione». Dall’altro lato, fa esplicito riferimento alla legge n. 11 del 2005, articolo 14, dove si prevede che «il presidente della Regione o della Provincia autonoma interessata interviene al Consiglio dei ministri con voto consultivo», quando il Governo su materie di rilevanza comunitaria assume una determinazione che «investe le competenze di una Regione o di una Provincia autonoma». Formigoni dunque - come ha spiegato in una conferenza stampa tenuta insieme all’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo - vuole «porre fine al silenzio del Governo», che è doppiamente inaccettabile perché duplice è la sua responsabilità in materia: come azionista, tramite il Tesoro, di Alitalia, e come ente che ha il «dovere di garantire che il diritto di volare sia uguale per tutti i cittadini». Al Consiglio dei ministri Formigoni intende anche sottolineare «le pesanti ricadute della vicenda Alitalia sull’economia lombarda (con un danno di 15 miliardi di euro secondo una stima dello studio Ambrosetti), delle altre Regioni del Nord e dell’intero Paese, le conseguenza negative sulla funzionalità dell’hub, il rischio occupazionale che giustamente preoccupa i sindacati, il disagio sociale che allarma le realtà politiche ed economiche della Lombardia, il danno economico all’intero sistema degli aeroporti».(14/09/2007)

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