Alla Camera un falco contro i piccioni
Fontana: «Per non turbare gli animalisti»

Falchi e colombe sono sempre stati i protagonisti della politica. Stavolta lo sono fuor di metafora, in carne e ossa. La Camera dei deputati ha infatti deciso di arruolare un falco per dichiarare guerra ai piccioni.

L’esemplare di rapace, con tanto di addestratori, ha fatto la sua comparsa nel cortile d’onore dove i politici sono soliti incontrare i giornalisti, che hanno subito notato il nuovo inquilino del palazzo. «Si tratta di un provvedimento provvisorio - spiega l’onorevole bergamasco Gregorio Fontana, (Fi), uno dei questori della Camera - e di un metodo naturale, che ci mette al riparo da accuse da parte di animalisti. Scopo del falco è tenere lontani i piccioni spaventandoli con la sua presenza mentre si sta montando una rete protettiva che ci è stata prescritta dalla Sovrintendenza, preoccupata che le deiezioni dei piccioni con la loro acidità potessero danneggiare il Palazzo. Per evitare che qualche volatile potesse rimanere intrappolato durante i lavori, è stato usato il rapace come deterrente, una sorta di spaventapasseri vivente».

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