
Cronaca
Giovedì 08 Maggio 2003
Alpini bergamaschi in sfilata ad Aosta: Forti in guerra e in pace
Alpini bergamaschi in sfilata ad Aosta: Forti in guerra e in paceLe penne nere bergamasche hanno iniziato la fase di ammassamento a mezzogiorno, fase che significa mettersi in ordine, pronti per partire, per dar vita alla propria piccola onda del fiume di ottantamila alpini in sfilata. Antonio Sarti, da una manciata di mesi alla guida degli alpini di Bergamo, è emozionato. Per lui, dirigente Ana di lunghissimo corso, le adunate non sono certamente una novità. Ma lo sono da capo degli alpini bergamaschi, e dunque anche il presidente sente il peso del momento.
Questa mattina l’oceanica sfilata ha preso il via prestissimo - alle 8 in punto - e i primi settori hanno sfilato a ritmi serrati. Al punto che, alle 10, lo sfilamento aveva quasi un’ora di anticipo. Vicino a Sarti, sfila anche il presidente della Provincia, Valerio Bettoni.
Alla manifestazione è intervenuto anche il ministro della Difesa Antonio Martino che ancora una volta ha negato la possibilità di tornare alla leva obbligatoria: «Oggi le esigenze della nostra difesa impongono un innalzamento della professionalità dei nostri soldati. Li vedete, impegnati in ogni parte del mondo in operazioni difficili e delicate. Tutto ciò non può davvero essere garantito da un soldato di leva che in una caserma si fermerebbe dieci mesi e basta».
Solo una manciata di minuti prima, sulla stessa tribuna, il ministro per i Rapporti col Parlamento, Carlo Giovanardi aveva però usato toni ben diversi da quelli di Martino: «La leva obbligatoria non è stata abolita, ma solo sospesa. Il Parlamento ha preso una decisione, quella di sperimentare l’esercito professionistico. Vediamo come va, che frutti porta e che risposte arrivano dagli italiani. Ma è ovvio che se non raggiungessimo i risultati prefissati il Parlamento potrebbe anche rivedere le sue decisioni in materia. Non posso escludere niente». Altro tema caldo della giornata, l’Iraq e la partenza di un contingente militare italiano. Martino è stato categorico: «La composizione del contingente è stata decisa - si è limitato a dire - ma prima di renderla nota devo riferirne al Parlamento».
E mentre sull’adunata 2003, targata Aosta, scende il sipario, qualcuno già pensa al futuro. Un futuro lontano, quello del 2006, anno in cui il megaraduno degli alpini potrebbe arrivare a Bergamo. Dalla prossima settimana, infatti, l’Ana orobica comincerà a tessere la tela che potrebbe portare, fra tre anni, a ospitare l’adunata, nel ventesimo anniversario del raduno del 1986. Gli alpini bergamaschi hanno già costituito un’apposita commissione: dieci persone coordinate da Carlo Zavaritt, vicepresidente della sezione provinciale.
(11/05/2003) Su L’Eco di Bergamo del 12/05/2003
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