Amazon entra nei supermercati
Via le casse e basta con le file

Supermercati sempre più «smart»: la rivoluzione arriva da Amazon negli Stati Uniti.

Mentre in Cile è stato sviluppato il robot che controlla i prezzi e i prodotti sugli scaffali. Una rivoluzione col supporto di tecnologie avanzate che interessa anche l’Italia, dove una catena della grande distribuzione scommette sulle etichette narranti. Amazon Go, questo il nome del negozio del colosso dell’e-commerce, è un progetto ambizioso come pochi: i cassieri sono completamente sostituiti da un sofisticato sistema di videocamere, sensori e intelligenza artificiale che guarda cosa i clienti mettono nel carrello (e anche cosa tolgono) e addebitano sul loro account Amazon il conto quando escono dal minimarket. Il potenziale cliente usa il suo smartphone quando entra per identificarsi, con la scansione di un codice e l’app sviluppata appositamente per Amazon Go. Poi può rimettere il cellulare in tasca, fare la sua spesa e uscire senza aver tirato fuori il portafogli o effettuato altro pagamento digitale. Il conto viene fatto dal «cervello informatico» del negozio durante lo shopping e viene addebitato all’uscita come un acquisto online.

La via «smart» agli acquisti in negozio in Italia la sta tentando Coop, anche se puntando su sistemi diversi. Al Bicocca Village di Milano, dopo una sperimentazione all’Expo, la catena sta usando monitor interattivi ed etichette «parlanti» che danno informazioni aggiuntive oltre a quelle riportate sui prodotti: dall’origine delle materie prime alle promozioni in corso. Dall’altra parte dell’oceano invece, in Cile, ha debuttato nei giorni scorsi un robot per supermercati col compito di controllare prezzi e posizionamento sugli scaffali. Il suo turno di lavoro inizia a mezzanotte, tutti i giorni della settimana, e si sposta con un navigatore che modifica il percorso di volta in volta se trova ostacoli o blocchi.

Re degli acquisti online, Amazon sta investendo sempre di più nel cibo e anche nei negozi fisici: lo scorso anno ha annunciato l’acquisto della catena Whole Foods Market per 13,7 miliardi di dollari. L’apertura di Amazon Go è un ulteriore tassello ed è stata parecchio sudata: era prevista a inizio 2017, ma a marzo scorso la compagnia l’aveva sospesa. Secondo quanto aveva riportato allora il Wall Street Journal, il sistema informatico aveva dei problemi a tenere sotto controllo più di 20 persone contemporaneamente. Problemi evidentemente superati. Non si sa se e quando la compagnia porterà questo tipo di negozio in altre città americane o del mondo, ma la novità negli Usa fa già discutere per la potenziale perdita di posti di lavoro nel settore e anche per l’invasivo sistema di videocamere che controlla tutto quello che facciamo e incamera dati. Il negozio comunque non è completamente privo di personale: ci sono dei commessi che si occupano della preparazione dei cibi pronti in vendita, del rifornimento degli scaffali e dell’assistenza ai clienti

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