Anarchici: il gip convalida gli arresti e mette in libertà i 14 finiti in manette

Arresti convalidati, ma rilascio immediato per i 14 anarchici finiti in carcere con l’accusa di resistenza, violenza, lesioni, travisamento, violazione della legge sulle armi, a seguito degli scontri avvenuti sabato 12 novembre, durante la manifestazione non autorizzata, inscenata per protestare contro il sistema carcerario. Una manifestazione che è degenerata in scontri alla Celadina, quando il centinaio o poco più di partecipanti è stato bloccato dalle forze dell’ordine, mentre tentava di raggiungere la Casa circondariale di via Gleno.Il Gip Patrizia Ingrascì ha firmato un provvedimento, a carico di due padovani: l’obbligo di dimora nella loro città. Sul fronte delle indagini, relative sempre agli scontri di sabato scorso, si sono infittite le fila dei denunciati. In un primo momento era state denunciate 12 persone, quattro delle quali bergamasche. Ad esse si sono poi aggiunte altre 16 persone (otto bergamasche), individuate dalle forze dell’ordine, sulla scorta dei filmati e dei riscontri incrociati con altre Questure. Anche per questi 28 denunciati (tra quelli della prima e dell’ultima ora), le imputazioni sono sempre le stesse: dalla resistenza alla violenza, alla violazione delle legge sulle armi.

Nessuna novità, invece, sul possibile collegamento tra i disordini di sabato scorso e gli atti di vandalismo avvenuti tra sabato e domenica con l’esplosione di due bombe carta contro le vetrine dello sportello di Banca Intesa a Nembro, i colpi di mazza contro le vetrate della filiale di Città Alta della Banca Popolare di Bergamo, e successivamente le picconate inferte alle vetrate della filiale di Longuelo del Credito Bergamasco.

(16/11/2005)

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