Anche in Camerun si tifa Atalanta

Anche in Camerun si tifa Atalanta. Infatti, a Bafoussan, una piccola cittadina nel Nord-ovest del Camerun, i giovani della parrocchia Saint François Xavier hanno fondato una nuova sezione del «Club Amici dell’Atalanta», grazie all’intraprendenza e alla volontà di padre Adriano Armati, un missionario saveriano originario di Casazza, e di Fulvio Mazzoleni, bergamasco trapiantato in provincia di Brescia, a Manerba del Garda, impegnato per attivare progetti di solidarietà e di sviluppo nell’Africa nera.Mazzoleni, insieme ad alcuni amici nel mese di marzo ha viaggiato in Togo e in Camerun per conoscere al meglio la realtà locale. Nel suo viaggio si è imbattuto anche nella missione di padre Armati, che a Bafoussan opera con altri due missionari italiani, uno veneto e uno piemontese. Hanno costruito un centro di formazione professionale per i giovani più poveri, con una bella falegnameria dove lavorano circa 35 persone. Altri lavorano come muratori, per costruire case con mattoni compressi di terra legati tra loro con il cemento (per fare i mattoni è tra l’altro in arrivo un nuovo macchinario finanziato da un gruppo di dipendenti della Banca Popolare di Bergamo).Tra le altre attività della missione c’è l’animazione sportiva e per i ragazzi del Camerun lo sport è soprattutto il calcio. «Grazie ad alcuni amici di Casazza - spiega padre Armati - abbiamo ricevuto in passato diverse maglie nerazzurre e bianconere. In questo modo i miei giovani possono sbizzarrirsi e immaginare di essere l’Atalanta o l’Inter, la Juve o l’Udinese. Hanno poi a disposizione i palloni che noi usavamo negli anni ’50 e scarpe da tennis di vario genere».E a questo punto entra in scena Mazzoleni che, quando è arrivato alla missione di padre Armati, nel suo ultimo viaggio, aveva una maglia personalizzata dell’Atalanta e ci ha messo poco a trasformare il gruppo di ragazzi camerunensi in accesi tifosi nerazzurri. Così è nato il club e adesso i ragazzi della missione vorrebbero anche allestire una vera squadra di calcio per esibirsi sui campi di Bafoussan. «Posso assicurare - dice Mazzoleni - che giocano un calcio niente male: abbiamo però bisogno dell’aiuto di tutti i tifosi dell’Atalanta, dei lettori de L’Eco di Bergamo e di tutti coloro che ancora credono in un calcio pulito fatto solo di coraggio e allegria. Abbiamo bisogno di una quindicina di scarpe da calcio, numeri che vadano dal 43 al 45, ovviamente anche usate e in qualsiasi stato, visto che poi le ripareranno proprio loro. Se poi fosse possibile recuperare anche qualche maglietta e un vero pallone di cuoio sarebbe il massimo».Dunque la gara di solidarietà può iniziare: chiunque volesse contribuire a questo piccolo sogno lo può fare contattando direttamente Mazzoleni al numero 348 4713612.(18/04/2006)

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