Annegò a Capraia due mesi fa Sabato l’addio alla giovane

Dopo oltre due mesi farà ritorno a Seriate la salma di Laura Barcella, annegata lo scorso ottobre mentre a bordo di un gommone era partita da Capraia per raggiungere la Corsica insieme a due amici. I funerali si svolgeranno sabato alle 10.30 nella chiesa d’Ognissanti del cimitero di Bergamo, partendo dall’abitazione di via Brenta 16 a Seriate.

Oggi la mamma Mariagrazia, il papà Franco, la zia Ornella e il prozio Guido si recheranno a Livorno per le ultime pratiche legali. Dal tardo pomeriggio di oggi la camera ardente sarà allestita nell’abitazione di Seriate. Il magistrato incaricato delle indagini ha concesso ieri il nulla osta per il rilascio della salma, ritrovata in mare il 22 ottobre, tredici giorni dopo la scomparsa, e da allora tenuta nella morgue del cimitero Lupi di Livorno per completare gli accertamenti, che per legge possono durare al massimo 60 giorni, prima della cremazione del corpo. L’esito delle analisi sarà reso noto nelle prossime settimane.

«Nel dolore siamo contenti che almeno Laura torni a Bergamo - ha dichiarato la mamma Mariagrazia - perché saperla da sola nella camera mortuaria del cimitero di Livorno ci lasciava in angoscia. Ormai lei non c’è più, ma saperla vicina è importante per noi. Questa tragedia ci ha sbalzato in una realtà completamente diversa dalla nostra».Laura aveva 22 anni ed era arrivata a Capraia per la prima volta la scorsa estate. A fine settembre era tornata sull’isola, ospite di Edilberta Deiana Mameli, conosciuta durante le vacanze. Da lei è rimasta fino al 4 ottobre, quando è tornata a Bergamo per il colloquio di lavoro con cui era stata assunta all’Oriocenter. Il 7 ottobre aveva fatto ritorno a Capraia, sempre a casa dell’amica. Sabato 9 ottobre, nonostante il mare mosso e il vento forte, era partita a bordo di un gommone con due amici - Tommaso «Tommy» Borromei, 32 anni di Bologna, proprietario dell’imbarcazione e Giovanni Strano, 20 anni di Capraia - alla volta della Corsica. All’isola francese però non sono mai arrivati: la sera stessa un amico che li aspettava ha lanciato l’allarme. Sono così scattate le ricerche, durate sei giorni, che hanno impegnato la guardia costiera italiana e corsa. Ricerche seguite dai genitori di Laura, giunti a Capraia lunedì 11 ottobre.

I tre giovani erano stati visti per l’ultima volta alle 16,30 di quel fatidico sabato d’autunno: il loro gommone si impennava sulle onde mosse da un forte scirocco. Poi più nulla fino al sabato successivo, quando il gommone è riapparso a un miglio dal porto di Livorno con la console della timoneria strappata, senza i ragazzi.

Sulla scomparsa si erano fatte le congetture più fantasiose: fuga o bravata le più accreditate. Dopo giorni di angoscia queste erano le soluzioni sperate anche dai genitori di Laura, fino al ritrovamento del suo corpo il 22 ottobre al largo dell’isola di Gorgona, a sole 16 miglia da Capraia. I corpi di Tommy e Giovanni, compagni di Laura in questa tragica avventura, non sono mai stati trovati.

(16/12/2004)

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