Approvata la riforma della Rai
Renzi: «Vorrei abolire il canone»

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge Riforma della Rai e del servizio pubblico radiotelevisivo. La proposta di riforma parte dalla governance, come spiega Palazzo Chigi nel comunicato diffuso dopo il Cdm.

Il consiglio di amministrazione è composto da 7 membri invece che 9: la nomina del presidente del Consiglio di amministrazione è effettuata dal consiglio di amministrazione medesimo nell'ambito dei suoi membri.

L'elezione del Consiglio di amministrazione avviene sulla base di una lista composta da 4 membri eletti dal Parlamento, ovvero due eletti dalla Camera dei deputati e due dal Senato della Repubblica con voto limitato, 2 membri di nomina governativa designati dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dell'Economia e delle Finanze e un membro designato dall'assemblea dei dipendenti. Il Consiglio di amministrazione, oltre ai compiti attribuiti dallo statuto e dalla legge, approva il piano industriale, il piano editoriale, il preventivo di spesa annuale, gli investimenti superiori a 10 milioni di euro.

«Appartengo a una cultura che vorrebbe eliminare il canone e lasciare alla fiscalità generale il compito di pagare il servizio pubblico radiotelevisivo». Lo ha sottolineato il premier Matteo Renzi in conferenza stampa al termine del Cdm. «Nel ddl approvato oggi c'è una delega a sciogliere questo nodo, vogliamo far sì che non ci sia un'evasione allucinante per cui cittadini onesti lo pagano e altri rifiutano di farlo», ha concluso Renzi.

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