Arrestati per droga, 7 immigrati liberati dopo poche ore

Meno di un mese di indagini dei carabinieri di Clusone, partite dal fermo di uno spacciatore marocchino a Colzate: tutti gli uomini finiti in carcere sono nordafricani

Sono già stati scarcerati per mancanza di gravi indizi di colpevolezza i sette immigrati, magrebini e algerini, arrestati in nottata dai carabinieri della compagnia di Clusone con l’accusa di detenzione di sette chili di hashish e 200 grammi di cocaina. È questa la conclusione di un’indagine - che porta il nome di El Hance, il serpente - durata poco più di tre settimane. L’operazione aveva portato i militari a risalire, partendo dal fermo di un marocchino che spacciava a Colzate, fino al covo della banda, a Dalmine. L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore del tribunale di Bergamo Manuela Cantù, ha permesso anche di identificare un consistente numero di consumatori di stupefacenti, tutti residenti in provincia di Bergamo. La fase finale si è concretizzata nella notte fra mercoledì e ieri: alle 2 del mattino i carabinieri hanno sfondato la porta della base-deposito della banda, in via Provinciale a Dalmine. Nell’appartamento sono stati sorpresi tutti gli altri arrestati: cinque marocchini e un algerino, trovati in possesso anche di 3mila euro. L’hashish era in 70 panetti da un etto, mentre i 200 grammi di cocaina aveva un elevato grado di purezza.

Dopo gli arresti della notte, questa sera c’è stata però la scarcerazione decisa dal gip. Per due degli immigrati è stato anche stabilito il divieto di dimora a Bergamo.

(29/10/2004)

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