Arrigoni un serial killer? Si scava in una serie di casi rimasti insoluti

Si continua a scavare nella vita dell’investigatore privato bergamasco Andrea Arrigoni, che il 21 febbraio scorso a Verona ammazzò una prostituta ucraina e due agenti di polizia, restando ucciso nel conflitto a fuoco, dopo che è emerso un collegamento tra una pistola trovata in casa sua all’indomani del triplice omicidio di Verona, e il frammento di proiettile estratto dalla testa di una giovane prostituta albanese, trovata morta a Osio Sopra il 19 novembre 2004, mutilata della testa e di un braccio.L’intuizione che tra le due vicende ci potesse essere un collegamento, era venuta ai carabinieri della Compagnia di Bergamo, al comando del colonnello Benedetto Lauretti. Dall’analisi dei due fatti i carabinieri bergamaschi hanno avviato accertamenti che hanno portato a comparare il frammento di pallottola trovato nel cranio della giovane prostituta di Osio con la Beretta recuperata in casa dell’investigatori. Le due vicende, sottoposte al vaglio degli esperti della Scientifica della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato, diretta dal prefetto Nicola Cavaliere, si sono infine incrociate. Il colpo alla testa sarebbe dunque risultato esploso dalla Beretta 6,35 sequestrata dalla squadra mobile di Verona nell’ abitazione di Arrigoni, subito dopo la sparatoria in cui morirono anche gli agenti Giuseppe Cimarrusti e Daniele Turazza.

Il lavoro della Scientifica, autorizzato dalle Procure della Repubblica di Verona e Bergamo, e le indagini della squadra mobile di Verona, coordinata dal Servizio centrale operativo della Dac, hanno avuto l’ obiettivo di verificare l’ ipotesi che Arrigoni potesse aver commesso in passato altri efferati delitti.

Oltre a quanto accertato dalla scientifica sul proiettile della 6,35, secondo gli investigatori altri elementi accumunano i delitti di Verona e di Osio Sotto, che si possono riassumere così:

- la sera del triplice omicidio a Verona, Arrigoni non aveva con sè il cellulare

- la ragazza albanese uccisa a osio era senza testa e mani

Gli esperti di serial killer ritengono che siano due elementi indicativi dell’accortezza dell’assassino nel rendersi irrintracciabile.

Adesso si stanno vagliando diversi casi di analoghi omicidi di prostitute ancora insoluti per verificare se possano eventualmente emergere elementi accumunabili tra loro

(25/05/2005)

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