Arriva il green pass: ecco come funziona e per chi è valido. Dal 14 maggio possibili novità

Il Governo pare pronto a mettere nuovamente mano alle misure in vigore: la prossima settimana, probabilmente venerdì 14 quando arriverà il monitoraggio con i primi dati relativi alle riaperture del 26 aprile, ci sarà la cabina di regia politica in cui verrà valutata la situazione epidemiologica e deciso se e quali restrizioni allentare ulteriormente. E intanto arriva il green pass.

La decisione del Presidente del Consiglio Mario Draghi di aprire il paese ai turisti stranieri a partire dal 15 maggio ha infatti impresso un’accelerazione che si tradurrà in una serie di interventi per modificare le regole attuali, a partire dall’introduzione del «National green pass» che, sulla scia di quello già utilizzato dagli italiani per spostarti tra regioni di colore diverso, consentirà ai turisti che hanno un certificato di avvenuta vaccinazione, di guarigione o un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti all’ingresso in Italia, di circolare liberamente in tutto il paese.

Probabile inoltre che, sempre nell’ottica di attirare i turisti garantendo le condizioni di massima sicurezza, venga aumentata l’offerta dei treni covid free. Attualmente ce ne sono due sulla linea Roma-Milano ma l’obiettivo, l’aveva già annunciato a marzo l’Ad di Trenitalia Luigi Corradi, è quello di estenderli con l’arrivo dell’estate.

Si ragiona anche ad un allargamento dei voli covid tested che ora collegano solo New York e Atlanta con Roma Fiumicino e Milano Malpensa. «Stiamo riaprendo con l’obiettivo di far ripartire il turismo e l’economia. Dobbiamo sostenere il settore turistico e lavoriamo per accogliere i turisti stranieri in Italia, in totale sicurezza e pronti a dargli il benvenuto» scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio dal G7 di Londra, sottolineando che si lavora anche «a superare totalmente il coprifuoco».

Da non dimenticare che ci sono ancora attività chiuse, come le palestre e il settore dei matrimoni e degli eventi, che soffre il momento e le limitazioni. Nel cronoprogramma del governo, il 15 maggio riapriranno le piscine all’aperto e i centri commerciali (che martedì prossimo protesteranno in tutta Italia proprio contro le chiusure) nel fine settimana. Il 1° giugno ripartiranno invece le palestre e i ristoranti al chiuso (ma per ora solo a pranzo), anche se le regioni puntano ad anticipare queste due attività a metà maggio, il 15 le fiere e il 1° luglio i convegni, i congressi e i parchi tematici.

Cosa è il «National green pass»
In attesa dell’arrivo del pass europeo previsto per la metà di giugno, il green pass consentirà ai viaggiatori provenienti dal resto del mondo di circolare liberamente in Italia a partire dalla seconda metà di maggio, anche nelle regioni in zona rossa e arancione. Il pass che il governo introdurrà nelle prossime settimane sarà di fatto identico alle «certificazioni verdi», vale a dire i documenti che già ora gli italiani devono utilizzare per spostarsi all’interno del paese tra regioni di diverso colore e che sono stati introdotti con il decreto legge 52 del 22 aprile: il certificato di avvenuta vaccinazione, che vale sei mesi dalla data del completamento del ciclo vaccinale (dunque con entrambe le dosi o, nel caso di Johnson & Johnson con una sola) e che può essere in formato cartacea o digitale; il certificato di avvenuta guarigione, anche questo valido sei mesi e rilasciato o dall’ospedale in cui si è stati ricoverati o dal proprio medico di base; un tampone molecolare o antigenico con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti allo spostamento che, nel caso dei turisti stranieri, deve essere stato fatto nelle 48 ore precedenti all’ingresso nel nostro paese.
Inizialmente il National green pass sarà cartaceo: basterà dunque avere con sé uno dei tre documenti richiesti mentre con l’introduzione del pass europeo, invece, i dati verranno caricati sulla piattaforma tecnologica che sarà funzionante con gli stessi criteri per tutta l’Unione europea.

Cambieranno le regole per l’ingresso in Italia
Con l’introduzione del pass per gli stranieri cambieranno anche le regole per l’ingresso in Italia. Attualmente l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che scade il 15 maggio prevede, per i cittadini in arrivo dai paesi dell’Ue, dalla Gran Bretagna e dall’Irlanda del nord, un tampone negativo effettuato 48 prima di arrivare in Italia, la quarantena di 5 giorni e un nuovo tampone. Per i cittadini che provengono da Australia, Nuova Zelanda, Corea del Sud, Ruanda, Singapore e Thailandia, cambia solo la durata della quarantena, che passa da 5 a 10 giorni. Da tutti gli altri paesi del mondo non è possibile venire in Italia per motivi di turismo mentre da Brasile, India, Bangladesh e Sri Lanka è vietato l’ingresso nel nostro paese a prescindere dalla motivazione. L’ipotesi sul tavolo del governo al momento è quella di liberalizzare gli ingressi dall’Unione Europea e da alcuni paesi in cui le vaccinazioni sono più avanti, come Stati Uniti e Israele, e mantenere le misure precauzionali per gli altri.

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