
Rogge e i torrenti cittadini sono ormai una specie di incubo, di fronte al quale turarsi il naso. Gli ingredienti: sporcizia, cattivi odori e insetti. Ne sanno qualcosa i residenti delle case che si affacciano su questi corsi d’acqua, spesso addirittura impossibilitati ad aprire le finestre. Tre in particolare i punti critici.
Primo fra tutti la «tettoia» di via Zambonate, dove la vicenda delle aperture sulla roggia Serio rimaste per mesi senza l’indispensabile protezione e quindi a rischio di incidenti fa il paio con una sequenza infinita di vandalismi a colpi di vernice spray. E ora i miasmi esalati dallo stesso corso d’acqua. Commercianti e residenti della zona sostengono che ultimamente gli odori, a causa del caldo e della scarsità d’acqua, sono diventati intensi e insopportabili. Senza contare la sporcizia che si accumula per via delle aperture: c’è gente che getta di tutto e fa i propri bisogni direttamente nella roggia. Con una struttura di questo tipo nemmeno la Bas può fare granché: per pulire, gli addetti devono fare i salti mortali, in quella che ormai è diventata una vera e propria discarica a cielo aperto. E pensare che proprio le aperture sulla roggia dovevano rappresentare un richiamo storico all’antico assetto della via, quando ancora il corso d’acqua non era stato coperto e sotto l’antica pensilina si vendeva pesce e pollame.
Non è rosea neppure la situazione in Borgo Santa Caterina, dove la stessa roggia scorre a cielo aperto più o meno all’altezza dell’intersezione con via Longo. Una portata ridotta all’osso, quasi una melma scura e maleodorante danno il benvenuto ai cittadini in una delle zone più densamente abitate del borgo.
Di odore in odore eccoci, a Borgo Palazzo, dove la situazione non migliora granché. Sul ponte del Morla la prima conferma: l’aria è decisamente irrespirabile. E le esalazioni non mancano nemmeno proseguendo verso Seriate. Qui è la roggia Morlana - che fiancheggia la strada fino a Celadina e per diverse decine di metri, più o meno all’altezza dell’ex Onp, è priva di protezione visto che la barriera giace divelta da mesi - a costringere i residenti, per fortuna in questo caso più lontani dal corso d’acqua, a tapparsi il naso. Ma pare che solo colpa del caldo.
In Comune spiegano che la portata delle rogge viene ridotta ogni anno per consentire al consorzio di bonifica di dragarle e pulirle almeno dove possibile. Già nei prossimi giorni l’acqua dovrebbe tornare a scorrere normalmente e anche i disagi diminuiranno. E qui si rivela il risvolto della medaglia: se le rogge scoperte devastano le narici dei cittadini, quelle scoperte sono la disperazione degli addetti alle pulizie, costretti a trasformasi in talpe per garantire un minimo di manutenzione.
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