Attesa

È stato un sabato incredibile con 400 mila alpini che si sono riversati nelle vie del centro di Bergamo per dare vita a una festa indimenticabile, tra le più belle mai vissute nella nostra città, prolungatasi fino a tarda sera. L'Adunata nazionale vedrà il suo clou con la sfilata di domenica mattina. Che dovrebbe svolgersi sotto il sole.

Fino a domenica sera segui con noi la diretta delle manifestazioni dell'adunata

È stato un sabato incredibile con 400 mila alpini che si sono riversati nelle vie del centro di Bergamo per dare vita a una festa indimenticabile, tra le più belle mai vissute nella nostra città, prolungatasi fino a tarda sera. L'Adunata nazionale vedrà il suo clou con la sfilata di domenica mattina. Che dovrebbe svolgersi sotto il sole. E che sarà resa ancor più spumeggiante dallo spettacolo delle Frecce tricolori, a meno che la nube del vulcano islandese non ci metta lo zampino.

È stata una giornata ricca di avvenimenti che si è conclusa con un concerto delle fanfare dei congedati delle Brigate Alpine in uno stadio di Bergamo entusiasta (gran finale con l'Inno di Mameli), con cori alpini e fanfare sparsi in città e nei vari Comuni della provincia e con una marea di alpini e bergamaschi a popolare la notte in città, mangiando, bevendo e scherzando insieme all'insegna di una sincera fratellanza.

In mattinata al teatro Donizetti si è svolto l'incontro con le delegazioni estere, quelle Ifms e i militari stranieri. Un appuntamento particolarmente atteso che ha richiamato numerosissime penne nere nella cornice del teatro cittadino e che ha visto la consegna del gagliardetto a due nuove sezioni Ana all'estero: Romania e Colombia.

Dalle 12 allo stadio, davanti a circa 10 mila spettatori (deserta la Curva Nord, gremiti gli altri settori) e al sindaco Franco Tentorio, si è tenuto il lancio di dieci ex parà della Folgore. Due lanci da cinque da due elicotteri e da un'altezza di circa 1.100 metri. C'era anche un bergamasco, Gianpietro Gervasoni di Ponteranica, che è stato il primo del secondo lancio. Gervasoni, ora istruttore, era stato venti giorni alpino a Merano prima di entrare nella Folgore.

C'è stato anche un piccolo fuoriprogramma, quando un paracadutista svizzero ha calcolato male la sua posizione ed è rimbalzato sulla rete della Curva Nord prima di atterrare incolume. I lanci sono stati organizzati dall'Associazione paracadutisti d'Italia sezione di Verona. In mattina una Freccia Tricolore - quella del solista - ha volteggiato in una sorta di giro di ricognizione sul cielo di Bergamo, per provare le traiettorie dello show che si terrà domenica 9 maggio.

Particolarmente intenso anche il programma del pomeriggio, con una folla sempre più numerosa: l'ufficio stampa dell'Adunata ha parlato di 400 mila alpini già presenti sabato in città. La Messa è stata celebrata al Lazzaretto dal vescovo di Bergamo, monsignor Beschi, che ha sottolineato i valori di fratellanza, solidarietà e spirito di sacrificio degli alpini, sempre al fianco della popolazione con opere di volantariato.

Sempre al teatro Donizetti c'è stato il saluto dell'autorità, con il sindaco Tentorio che ha accomunato alpini e bergamaschi («perché hanno gli stessi valori»), e poi ancora sfilate spontanee e tanta allegria, come in un'immensa sagra paesana. In serata c'è stato anche lo spettacolo pirotecnico dagli spalti delle Mura Venete. E lo scoppiettante show dei fuochi d'artificio ha fatto da sipario a un'altra lunga notte alpina.

In giornata il presidente del Senato, Renato Schifani, ha chiesto a Franco Marini, senatore ed ex presidente dell'assemblea di palazzo Madama, di rappresentare il Senato domenica 9 maggio alla 83ª Adunata dell'Associazione Nazionale Alpini. Lo riferisce una nota dell'ufficio stampa. Marini fu tenente presso la brigata alpina Tridentina. Il presidente della Camera dei Deputati, onorevole Gianfranco Fini, ha invece delegato a rappresentare l'Istituzione da lui presieduta alle manifestazioni dell'Adunata il deputato bergamasco Gregorio Fontana, segretario di Presidenza della Camera dei Deputati.

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