Autostrade, l’Antitrust boccia gli aumenti

L’Antitrust scende in campo per criticare la nuova convenzione di Autostrade nella parte che riguarda l’adeguamento delle tariffe e per l’assegnazione, senza gara, di nuove tratte. Per il Garante della concorrenza le nuove regole decise con un decreto legge danneggiano i consumatori e sono distorsive della concorrenza. La nuova convenzione prevede un adeguamento annuale delle tariffe di pedaggio, per tutta la durata della convenzione e cioè per 30 anni (dal 1 gennaio 2008 al 31 dicembre 2038), pari al 70% del tasso di inflazione effettiva rilevato dall’Istat. Per l’Autorità, quindi, è necessario mantenere un sistema tariffario che incentivi la minimizzazione dei costi e il trasferimento degli incrementi di efficienza sui consumatori finali. Oltre ai danni per i consumatori l’Authority evidenzia anche misure anticoncorrenziali: ancora una volta la costruzione e la gestione di nuove tratte autostradali viene sottratta al confronto concorrenziale derivante da un eventuale e alternativo ricorso a procedure ad evidenza pubblica. L’Antitrust chiede dunque che Governo e Parlamento riesaminino le normative appena varate per evitare che vengano eliminati del tutto gli spazi, già esigui, lasciati alla concorrenza per il mercato, almeno per le tratte non ancora realizzate e per l’ampliamento della rete autostradale.(05/07/2008)

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