Banco di solidarietà a Bergamo
Con la spesa aiutate 360 famiglie

Genitori che si separano, donne che restano con i figli, uomini che perdono il lavoro, disoccupati che non possono contare sull’aiuto dei parenti. I nuovi poveri sono persone sole che non riescono ad arrivare a fine mese. Italiani, stranieri, con in comune difficoltà economiche e di famiglia.

«La povertà anche in provincia di Bergamo sta cambiando – commenta Luca Perico dell’associazione Banco di Solidarietà – per colpa della crisi e della perdita di lavoro, ma anche per l’indebolimento della rete familiare». Anche quest’anno, l’ultimo sabato di novembre è stato dedicato alla giornata della Colletta della Fondazione Banco alimentare, organizzata nei 250 supermercati del territorio orobico dal Banco di Solidarietà.

Sabato sera il dato provvisorio parlava di 117 tonnellate di cibo raccolte, ma il conteggio è terminato nella notte e l’obiettivo è avvicinarsi il più possibile (e magari eguagliare) alle 223 tonnellate raccolte nel 2013.

Tra i generosi c’è anche il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, che ha voluto donare il suo carrello della spesa e ha annunciato lo stanziamento «di 5 milioni di euro per il Fondo nazionale indigenti e la distribuzione di 45 mila tonnellate di alimenti».

Dunque, anche la povertà cambia volto e i numeri sono in costante aumento: «Il bisogno è in costante crescita – commenta Perico – legato alla crisi e alla perdita di lavoro. Spesso le persone restano sole, senza una rete familiare di supporto perché non c’è o perché non è in grado di dare aiuto».

Rispetto al passato, però, c’è una speranza: «Finora gli indigenti difficilmente uscivano da questa situazione – aggiunge – perché alla povertà si aggiungevano altre difficoltà, come ad esempio, problemi psichiatrici. Ora invece c’è la speranza che a breve ne usciranno, non appena ritroveranno il lavoro».

L’associazione Banco di Solidarietà segue nella Bergamasca 360 famiglie bisognose: «E i servizi sociali – prosegue Perico – due volte alla settimana ci contattano per inserirne altre, ma non abbiamo le risorse». La Colletta organizzata dal Banco alimentare, a livello nazionale, permette di dare un grosso contributo ai volontari: «Il Banco di Solidarietà organizza la giornata in provincia di Bergamo – chiude – e beni verranno poi distribuiti tra 75 associazioni che le faranno avere alle famiglie orobiche».

Tanti i bergamaschi che hanno voluto donare la loro spesa, compreso il ministro Martina: «È una straordinaria giornata di solidarietà, ringrazio i 130 mila volontari impegnati in più di 10 mila punti vendita italiani. Voglio trasmettere un messaggio: non possiamo continuare a sottovalutare il fatto che, in Italia, 6 milioni di persone soffrono la fame. Invito tutti a fare oggi un gesto importante di donazione».

Martina ha anche voluto evidenziare l’impegno del governo: «Nella Legge di Stabilità abbiamo deciso lo stanziamento di 5 milioni di euro per il Fondo nazionale indigenti. Abbiamo lavorato, e continuiamo a farlo, con il ministro del Lavoro Poletti per avere un programma europeo che da qui al 2020 ci aiuti a costruire ogni anno un lavoro strutturato su questo tema. Come ministero, attraverso i bandi realizzati d’intesa con gli enti caritatevoli, stiamo distribuendo 45 mila tonnellate di alimenti».

Se da un lato deve esserci generosità, dall’altro deve esserci anche una lotta agli sprechi alimentari: «Bisogna avere la consapevolezza che noi buttiamo ancora tantissimo cibo – conclude – sia a livello di produzione che a livello di distribuzione. Faccio un appello alle imprese di distribuzione, ma anche alle famiglie, che devono cercare di evitare lo spreco, anche casalingo. Talvolta buttiamo cibo in maniera sconsiderata, dovremmo semplicemente avere più equilibrio: il cibo è una questione talmente delicata anche in Italia che non può essere banalizzata».

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