Banda del buco messa in fuga all’Esselunga di Curno

Banda del buco messa in fuga all’Esselunga di CurnoCurno: i malviventi sorpresi dai vigilantes. E a Bariano svuotata la cassaforte del municipio

Non si placa l’ondata di furti che, da alcune settimane, sta tenendo sotto assedio la provincia. Nella notte tra giovedì e ieri i ladri sono entrati in azione a Curno e Bariano.

Il primo caso ha visto all’opera la banda del buco: i malviventi hanno preso di mira il supermercato Esselunga situato lungo l’ex statale Briantea a Curno. Per entrare nel supermercato i ladri hanno praticato un buco nella parete posteriore dell’edificio, alla quale è appoggiata una struttura in plexiglas utilizzata dal vicino «Center bar» come magazzino.

Poco dopo le 23,30 di giovedì all’interno del supermercato è scattato l’allarme. Sul posto è arrivata una pattuglia del corpo di vigilanza Città di Bergamo. Secondo la ricostruzione del colpo effettuata dai carabinieri di Curno, all’arrivo della vigilanza i ladri avrebbero nascosto il buco con il plexiglas e si sarebbero a loro volta nascosti. Così nessuno si è accorto di loro. La stessa situazione si è ripetuta anche un’ora dopo ma, quando è entrato di nuovo in funzione l’allarme, i ladri non hanno avuto la stessa fortuna.

Sul posto sono infatti arrivate due pattuglie del corpo di vigilanza Città di Bergamo, che hanno notato una persona con uno zaino sulle spalle mentre scappava verso la vicina massicciata ferroviaria, facendo perdere le proprie tracce. È probabile che fosse preceduto dai complici. I vigilantes hanno così scoperto che, nella parete che divide il supermercato dal magazzino del bar, c’era un buco del diametro di un metro circa. I ladri non sono però riusciti a rubare niente: è probabile che volessero impossessarsi dei generi alimentari, visto che il varco nel muro è stato ricavato proprio vicino al reparto gastronomia. Anche all’inizio di settembre era fallito un analogo colpo nello stesso supermercato.

Sempre nella notte tra giovedì e ieri a Bariano i ladri hanno rubato dalla cassaforte del municipio 1.700 euro in contanti e buoni benzina per un valore di 600 euro. Si tratta del secondo municipio che viene preso di mira nel giro di ventiquattr’ore, dopo che mercoledì notte era stato appiccato il fuoco davanti al portone del palazzo comunale di Treviglio. Ad accorgersi del colpo a Bariano è stata l’addetta alle pulizie, ieri mattina, all’apertura degli uffici. I ladri sono entrati dalla porta dell’ufficio tecnico al piano terra, in un lato del palazzo non ripreso dal sistema di videosorveglianza. Hanno scardinato il portoncino in legno e poi infranto con una mazza il vetro inferiore della porta interna: uno dei ladri si sarebbe anche tagliato, come risulta dalle macchie di sangue ritrovate.

I malviventi hanno rovistato nell’ufficio anagrafe senza prelevare nulla, poi sono saliti al piano superiore, cercando in tutti i cassetti dell’ufficio tributi e introducendosi quindi nell’archivio dove si trova la piccola cassaforte, murata in una parete della stanza. Utilizzando probabilmente la stessa mazza, hanno abbattuto una parte laterale del muro, riuscendo a fare scattare la serratura del contenitore blindato, dal quale hanno prelevato tutte le buste contenute e si sono posizionati nell’unico punto illuminato del piano, davanti al distributore automatico di bevande e brioches. Hanno controllato le buste una a una, rubando contanti e buoni benzina e sono fuggiti.

Alle 2 di notte gli agenti della polizia locale di Bariano, al rientro dal servizio, hanno parcheggiato l’auto a fianco del palazzo comunale, senza però notare niente di sospetto: non è quindi possibile sapere se il colpo sia stato portato a termine prima o dopo quell’ora. Ieri mattina il fatto è stato denunciato ai carabinieri di Romano. «Chi ha eseguito il furto - commenta il sindaco Gianluigi Corna - sapeva come muoversi: ha scelto il lato dell’edificio non ripreso dalle telecamere e ha utilizzato gli attrezzi giusti. Tutto sommato siamo stati fortunati: avrebbero anche potuto rubare computer e altro materiale fondamentale per gli uffici».

(16/10/2004)

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