Basso Sebino, aironi cinerini a rischio
Ambientalisti contro le passerelle

In corso a Paratico i lavori per realizzare la struttura che accompagnerà i visitatori fra i Tassodi. Il sindaco: «Contatteremo un esperto, vogliamo tutelare la garzaia».

A Paratico la passerella di legno che accompagnerà i visitatori fra i Tassodi si vede già. È posata a terra – zona ex cantiere navale Rio, proprio dirimpetto al parco Lazzarini di Sarnico – nell’attesa di essere completata e installata: condurrà i turisti in una delle poche oasi del Basso Sebino rimaste, sino a oggi, incontaminate.

Ma le quattro associazioni ambientaliste (Legambiente, Lega abolizione caccia, Guardie ecozoologiche Oipa e Giovani ambientalisti Paratico) il 13 marzo scorso hanno inviato a Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Parco dell’Oglio e Comune un dossier fortemente critico: i lavori ai Tassodi – sostengono – metterebbero a rischio la garzaia, il luogo di nidificazione degli aironi cinerini.

«Nel 2016 si contavano 83 nidi, nel 2017 73 – dice Lorenzo Poli, portavoce del gruppo giovani ambientalisti Paratico –. È evidente che i lavori ai Tassodi, iniziati già lo scorso anno rimuovendo parecchi alberi, stanno infastidendo gli aironi. Se si tira dritto col progetto si rischia lo spopolamento». Il sindaco di Paratico, Carlo Tengattini, spiega: «Contatteremo un esperto per verificare se effettivamente la presenza degli aironi è a rischio. Siamo i primi a voler tutelare la garzaia. Detto questo la passerella non affiancherà i Tassodi, ma costeggerà il bosco circostante proprio per non dare fastidio agli aironi».

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