Bayer 45 morti nell’«attacco» L’esercitazione convince

Il terrorista che questa mattina ha attaccato la Bayer di Filago era ovviamente finto, ma il camion che nella «fiction» doveva trasportare l’esplosivo è bruciato davvero. L’esercitazione che il Comitato provinciale di difesa civile ha organizzato per testare il livello di organizzazione e di preparazione della macchina dei soccorsi è stato un successo: il prefetto di Bergamo ha confermato la sua soddisfazione, anche se si è detto convinto che ci sia ancora possibilità di migliorare. Il bilancio del finto raid era volutamente grave: 45 morti, altrettanti feriti da soccorrere. Nell’esercitazione l’attentatore ha fatto scoppiare un camion carico di tritolo nel piazzale dell’azienda: l’esplosione ha coinvolto altri automezzi che contenevano sostanze pericolose, qualcosa di simile ai gas che vengono utilizzati nelle bombolette dei medicinali. Tutto questo ha causato lo sprigionarsi di fumi tossici che hanno causato la maggior parte delle vittime.

Per rendere tutto più credibile alcune strade sono state chiuse al traffico - ma non ci sono stati particolari disagi - e nei prati e nei fossati sono stati messi alcuni veicoli per simulare l’avvelenamento di alcuni automobilisti. In questo scenario hanno dovuto lavorare i soccorritori: in tre ore, fra le 9,30 e le 12,30 hanno vissuto una mattina di fuoco.

Soddisfatti anche i responsabili della Bayer, che hanno potuto testare, vedendola all’opera, la macchina delle emergenze. Intorno alle 14 i risultati sono stati analizzati in un vertice in Prefettura, e i dati saranno ulteriormente verificati in settimana per valutare dove è possibile intervenire per migliorare ancora. L’obiettivo è quello di essere pronti a tutto, nella speranza ovviamente che non serva mai.

(18/12/2004)

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