Benedetto XVI accolto da 200mila fedeli a Bari per la conclusione del 24° Congresso Eucaristico

«Proprio qui a Bari, città che custodisce le ossa di san Nicola, terra di incontro e di dialogo con i fratelli cristiani dell’Oriente, vorrei ribadire la mia volontà di assumere come impegno fondamentale quello di lavorare con tutte le energie alla ricostruzione della piena e visibile unità di tutti i seguaci di Cristo». È uno dei passaggi forti dell’omelia di papa Papa Benedetto XVI nella Messa conclusiva del 24° Congresso Eucaristico.

Papa Ratzinger si affida così a San Nicola patrono di Bari che è venerato sia dai cattolici che dagli ortodossi e lo pone come simbolo di unità dei cristiani.

«Sono cosciente - ha proseguito il papa - che per questo non bastano le manifestazioni di buoni sentimenti. Occorrono gesti concreti che entrino negli animi e smuovano le coscienze, sollecitando ciascuno a quella conversione interiore che è il presupposto di ogni progresso sulla via dell’ecumenismo. Chiedo a voi di prendere con decisione la strada di quell’ecumenismo spirituale che nella preghiera apre le porte allo Spirito Santo, che solo può creare l’unità».

Almeno 200mila fedeli hanno assistito alla solenne concelebrazione presieduta dal papa sulla spianata di Marisabella che a Bari ha compiuto il primo viaggio del suo pontificato (se si fa eccezione per la presa di possesso della villa pontificia di Castel Gandolfo). Per la prima volta, inoltre, ai lati dell’altare papale fuori dal Vaticano c’erano le guardie svizzere per un picchetto d’onore nella storica divisa. Alla Messa erano presenti i presidenti di Camera e Senato, Pera e Casini, il ministro Pisanu e il presidente della Regione Puglia Vendola.

Nel corso dell’omelia durata 23 minuti e interrotta da 14 volte dagli applausi Benedetto XVI ha rivolto un pensiero al suo predecessore ed ha salutato oltre ai religiosi e ai laici «particolarmente i giovani» quindi, ricordando il tema del Congresso Eucaristico - «Senza domenica non possiamo vivere» -, ha sottolineato che la domenica «è espressione dell’identità cristiana, centro della sua vita e missione» che è altresì una pausa dal «consumismo sfrenato» e dal «secolarismo», ed ha ribadito che la domenica è «un bisogno» del cristiano, non un dovere.

(29/05/2005)

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