Benedetto XVI ai capi di Stato e di governo«Per costruire la pace si combatta la povertà»

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La globalizzazione va governata e occorre «un nuovo quadro giuridico per l’economia». La responsabilità è della comunità internazionale cui tocca evitare che il mondo dei ricchi diventi una «casa dorata» circondata da «degrado e deserto». Sono le parole di Papa Benedetto XVI nel consueto messaggio per la Giornata mondiale della pace. Il Papa rilancia tra l’altro l’impegno dei cristiani per una «nuova questione sociale», e «l’opzione preferenziale per i poveri». Nel messaggio il Papa invita, fin dal titolo, a «Combattere la povertà, costruire la pace» e ripropone il magistero sociale insistendo sugli aspetti critici del nostro tempo.In particolare, Benedetto XVI sottolinea come la popolazione non sia un fattore di povertà ma possibile risorsa per lo sviluppo e spiega che la finanza del «breve termine» è «pericolosa per tutti, anche per chi riesce a beneficiarne durante le fasi di euforia finanziaria».Sulla globalizzazione, il Papa torna a invocare la necessità di guidarla, perché sia diretta nel senso della promozione del bene comune. Il messaggio per la Giornata mondiale della pace, che si celebra tutti gli anni il primo gennaio, è indirizzato, come da tradizione, a tutte le persone di buona volontà, non solo ai cattolici. In particolare si rivolge ai capi di Stato e di governo.Il mesaggio è stato presentato oggi in Vaticano dal presidente del Pontificio consiglio per la giustizia e la pace, cardinale Renato Raffaele Martino.(11/12/2008)

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