Benzinai Agip sul piede di guerraSerrata confermata per il 25 e 26

Benzinai Agip chiusi il 25 e il 26 novembre e nessun prezzo fisso della benzina. Anzi: sono previsti aumenti fino al 10%. Dopo la rottura della trattativa per il rinnovo dell’accordo economico con Eni, scaduto a fine 2006, i gestori dei distributori di carburante Agip - una 40ina tra città e provincia - si sono incontrati mercoledì sera 12 novembre e hanno stabilito la chiusura per protesta dei distributori per due giorni.Nei prossimi giorni i gestori fisseranno i prezzi al pubblico della benzina in modo autonomo e senza tetto. È stata invece revocata la decisione di sospendere ogni iniziativa promozionale di marchio (You and Agip). Confermata poi la chiusura degli impianti di rifornimento nei giorni 25 e 26 novembre che, non è escluso, potrebbe interessare anche altri marchi o l’intera rete nazionale. I benzinai in questo modo vogliono rivendicare il diritto a vedere rinnovati gli accordi in un momento difficile per il settore, segnato dal calo sensibile degli erogati, dalla contrazione dei redditi, erosi sia dalla diminuzione della vendita «oil» e «non oil» sia dall’inflazione e dall’aumento delle spese di gestione generali e delle promozioni. In Bergamasca la protesta tocca 66 stazioni di servizio, una su quattro del totale provinciale. All’assemblea non ha partecipato Luca Squeri, presidente nazionale di Figisc – Confcommercio, perché bloccato a Roma per impegni associativi. Squeri ha raggiunto però telefonicamente i gestori bergamaschi rassicurandoli su quanto la Confederazione sta facendo per ottenere il rinnovo da parte di Eni dei nuovi accordi. (13/11/2008)

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