Bergamasca, 11mila abitanti in più nel 2005

Crescita dell’1,1%. Bergamo seconda in Lombardia per l’incremento di popolazione L’anno scorso il più alto quoziente di natalità, ma è decisiva l’immigrazione dall’estero

La popolazione lombarda cresce e Bergamo è tra le province che più contribuisce a questo fenomeno. In termini assoluti solo Milano e Brescia fanno meglio, percentualmente Bergamo si piazza al secondo posto ex aequo con Brescia con un più 1,1 per cento di abitanti, preceduta solo da Lodi che tocca quota 1,3. Il quadro emerge dai dati forniti dall’Istituto nazionale di statistica relativi alla popolazione residente in Lombardia al 31 dicembre 2005, gli ultimi disponibili, e scorporati dall’Asr, l’Annuario statistico regionale. Cominciamo dal dato complessivo dei residenti in Lombardia: alla fine dell’anno scorso erano 9 milioni, 475 mila 202, 82.110 in più dell’anno precedente. Un trend che si conferma in crescita costante, dopo che a fine 1998 era stata superata la soglia dei 9 milioni di abitanti. Per pura statistica, la soglia degli otto milioni era stata tagliata a fine 1967 e quella dei sette a fine 1958. Il saldo totale dei residenti lombardi è stato sempre in crescita, tranne in quattro occasioni: a fine 1982 (meno 11.975 abitanti), 1983 (meno 20.683, il record), 1984 (meno 13.109) e1986 (meno 10.965).E se uno pensa alle grandi emigrazioni dal Sud Italia degli anni ’50-’60 come a quelli del boom della crescita dei residenti, si sbaglia: il record d’incremento è recentissimo, fine 2004, più 146 mila 296 abitanti. In termini percentuali la Lombardia è cresciuta di 0,8 punti, contro una media nazionale dello 0,4. In termini assoluti, gli 82.110 residenti vanno così ripartiti: 6.895 frutto del saldo naturale positivo (vivi meno morti) e 75.215 del saldo migratorio e di questi 63.399 provengono da Paesi stranieri.Bergamo in un anno ha guadagnato 11.420 abitanti (1.033.848 al 31 dicembre 2005, mentre alla fine del 2004 erano 1.022.428), solo Brescia (13.078) e Milano (29.821) hanno fatto meglio. Tutte le province lombarde (ricordiamo che Monza non è ancora inclusa) crescono: Cremona, Mantova, Lecco e Lodi raccolgono tra i 2 e i 3.000 abitanti in più, Varese, Como e Pavia superano i 5.000, Sondrio ne raccoglie 678 in più. Percentualmente però Brescia e Bergamo fanno meglio di Milano (che con il suo 0,7 viene superata anche da Como, Pavia e Lecco), mentre il fanalino di coda è ovviamente ancora Sondrio con lo 0,3 per cento. In testa, come detto c’è Lodi con l’1,3 per cento in più.Per quanto riguarda la differenza tra nati e morti, ci sono quattro province in rosso: Pavia (meno 2.209), Cremona (meno 655), Mantova (meno 585) e Sondrio (meno 68). Bergamo registra 10.946 nascite e 8.402 decessi: il saldo naturale è di più 2.543, terzo posto dietro Brescia (più 2.739) e Milano (più 4.085).La nostra provincia ha il più elevato quoziente di natalità, 10,6 per mille, e il più basso di mortalità, 8,2 per mille. Complessivamente il miglior quoziente della regione: più 2,4 per mille davanti a Brescia (2,3) e nettamente davanti agli altri, visto che la terza classificata è Lecco con l’1,3 per mille.Ma la crescita complessiva della popolazione è causata anche dai trasferimenti di residenza. Da questo punto di vista Bergamo ha un saldo positivo di 8.877 unità: 43.973 nuove iscrizioni e 35.096 cancellazioni, totale 8.877 che sommato al saldo naturale dà appunto 11.420, i nuovi residenti della provincia. Anche nel computo delle iscrizioni-cancellazioni la nostra provincia si piazza al terzo posto, dietro Brescia e Milano. Complessivamente, in Lombardia la variazione di popolazione è stata determinata dalla somma delle seguenti voci di bilancio: il saldo positivo del movimento naturale è pari a più 6.895 unità, il saldo positivo del movimento migratorio pari a più 75.215 e di questi ben 63.399 iscritti dall’estero. Solo nella Bergamasca tocca quota 6.208 unità.(13/08/2006)

© RIPRODUZIONE RISERVATA