Cronaca
Martedì 05 Agosto 2003
Bergamasco ucciso a Panama a breve riconoscimento formale
La vittima - Alfonso Foti - aveva 60 anni ed era di origini calabresi. Viveva sotto falso nome ed era arrivato in Centroamerica nel 2002
Dovrebbe essere esegutio nelle prossime ore da parte della convivente il riconcoscimento formale della salma di Alfonso Foti, il sessantenne di origine calabrese, che per diversi anni ha abitato a Zogno, ucciso e mutilato assieme a una convivente a Panama lo scorso 26 luglio. Sul duplice delitto proseguono nel più stretto riserbo le indagini della polizia locale, che si sta avvalendo della collaborazione dell’Interpol.
Gli investigatori stanno seguendo tutte le piste, tuttavia, secondo quanto riferito dall’ambasciata italiana a Panama, l’ipotesi più accreditata al momento sembra essere quella della rapina.
Alfonso Foti - espatriato nel 2002 nel Centroamerica con un passaporto falso intestato a Giacinto Turconi per sfuggire a una condanna a 18 anni di carcere che stava per passare in giudicato - nel ’91 era stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta milanese riguardante armi e droga: nella sua abitazione erano state trovate cocaina e armi. Foti a Panama era solito girare con uno zainetto contenente 50 mila balboa (la moneta panamense il cui valore equivale a all’euro), che è sparito
Gli investigatori panamensi subito dopo il delitto hanno arrestato e poi rilasciato il marito dell’amica uccisa con Foti, un macellaio di origini italiane che da tempo vive a Panama.
(05/08/2003)
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