Cronaca
Mercoledì 10 Settembre 2008
Bergamo ad Auschwitz per il restauro del memoriale dei caduti italiani
Sotto la polvere del tempo, le condizioni generali di conservazione sono rimaste buone, poche le lacerazioni, nessun cedimento della struttura: è così che il gruppo di lavoro del progetto «Cantiere Blocco 21», partito dalla Lombardia per raggiungere il campo di Auschwitz, ha trovato il memoriale in onore degli italiani caduti nei campi di sterminio. Partiti domenica 31 agosto per la Polonia, sono rientrati domenica scorsa i 32 studenti della Scuola di Restauro dell’Accademia di Belle Arti di Brera, accompagnati dagli insegnati dell’Accademia, dai rappresentanti dell’Isrec, l’Istituto Bergamasco per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea, e dai sindacati, questi ultimi finanziatori della missione in Polonia.«Auschwitz Cantiere Blocco 21» è un laboratorio di documentazione e conservazione del memoriale, ospitato appunto nel blocco numero 21 del campo di Auschwitz, nato con il pieno consenso e in stretta collaborazione con l’Aned, l’Associazione nazionale ex-deportati nei campi nazisti. Le categorie degli edili Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil di Lazio e Lombardia sostengono economicamente il progetto di recupero e conservazione, sulla cui necessità Isrec e Accademia di Brera non hanno dubbi.L’installazione, inaugurata il 13 aprile 1980, è costituita da un’enorme spirale ad elica che occupa tutte le stanze al primo piano del Blocco 21, con l’obiettivo dichiarato dall’ideatore Lodovico Belgiojoso di «ricreare allusivamente un’atmosfera di incubo, l’incubo del deportato straziato fra la quasi certezza della morte e la tenue speranza della sopravvivenza, (…). È l’idea di uno spazio unitario, ossessivo, realizzato con un ritmo di zone di luce e ombra che si alternano equidistanti fra loro, consentendo anche la visione, attraverso le finestre, degli altri ‘blocchi’ del campo, visione altrettanto ossessiva».Il lavoro degli studenti di Brera è stato coordinato dal professor Sandro Scarrocchia, direttore della Scuola di Restauro dell’Accademia, dal professor Duilio Tanchis e dal professor Armando Romeo Tomagra. Accanto a loro, Matteo Cavalleri e Elisabetta Ruffini dell’Isrec hanno proseguito nel lavoro di ricerca archivistica per approfondire la ricostruzione storica della progettazione del memoriale, già iniziata negli archivi dell’Aned. L’Isrec si è, infatti, dato il compito di offrire alla collettività italiana quella conoscenza critica e storica del memoriale che ancora mancava.(10/09/2008)
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