Bergamo porta in Parlamento
le innovazioni sui trapianti

Presentati alla Camera dei Deputati il sistema di gestione integrata nel servizio di trasporto organi e una nuova tecnologia di perfusione del fegato in uso al Papa Giovanni XXIII.

Sono arrivati fino al Parlamento italiano l’innovativo progetto di gestione del trasporto d’organi, chiamato Gisto, e un nuovo sistema di perfusione del fegato, entrambi disponibili all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. A spiegare nei giorni scorsi le loro caratteristiche di fronte a una platea composta dai maggiori esperti italiani c’erano rispettivamente Mariangelo Cossolini, responsabile del Coordinamento prelievo e trapianto di organi e tessuti della provincia di Bergamo, e Michele Colledan, direttore del Dipartimento di Chirurgia del Papa Giovanni.

Il nuovo sistema di trasporto è finalizzato a prevenire gli errori umani in fase di trasporto e a vegliare costantemente sullo stato di conservazione dell’organo monitorandone temperatura e tragitto attraverso appositi box isotermici (muniti di ghiaccio, chiusura ermetica, termometro e testati tramite crash-test presso il Politecnico di Milano). Cuore del sistema sono le etichette intelligenti antieffrazioni collocate sui box, in grado di registrare l’ospedale di donazione e quello di trapianto e inviare tramite un transponder a una piattaforma online tutte le informazioni utili, come il tipo di organo, la sua posizione lungo il tragitto, la provenienza, la destinazione, la temperatura e le generalità dell’autista o dell’équipe medica che sta trasportando l’organo. In questo modo i box sono sempre rintracciabili ed è possibile intervenire tempestivamente anche in caso di incidente stradale.

L’innovativo progetto per il trasporto di organi destinati al trapianto è stato coordinato da Mariangelo Cossolini e nasce grazie alla collaborazione con il Coordinamento trapianti di Regione Lombardia, Areu, NITp e Avionord (società che si occupano già del trasporto degli organi).

Da giugno, mese di lancio del sistema all’ospedale di Bergamo, ad ottobre, il Gisto è già stato utilizzato con ottimi risultati su 22 organi, 16 dei quali trasportati su gomma, uno per via aerea e 5 prelevati e poi trapiantati internamente dell’équipe dell’Ospedale di Bergamo.

Michele Colledan invece ha fatto una panoramica sulle moderne tecniche di perfusione extracorporea degli organi, una delle quali è temporaneamente disponibile in via sperimentale al Papa Giovanni. Si tratta di un’apparecchiatura che, perfondendo con opportune soluzioni il fegato prelevato da un donatore, consente di ottimizzarne la funzionalità, migliorarne le condizioni e di valutarne quindi, in condizioni standard, l’effettiva idoneità al trapianto.

Mariangelo Cossolini e Michele Colledan interverranno anche al convegno organizzato da Regione Lombardia e Éupolis Lombardia «Donazione e trapianto in Regione Lombardia: stato dell’arte, innovazione, prospettive », in programma il 17 e 18 dicembre a Milano. Cossolini interverrà alla tavola rotonda dedicata alla consapevolezza e al consenso alla donazione degli organi, mentre Colledan parlerà della tecnica split nei trapianti di fegato, per cui l’Ospedale Papa Giovanni XXIII è tra i centri più attivi al mondo

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