
Cronaca
Mercoledì 24 Agosto 2005
Bergamo: se ne va un’altra libreria
Il 30 settembre chiuderà il negozio Giunti di Largo Porta Nuova, noto per le sue aperture serali e festive. Riaprirà in un centro commerciale della provincia: al suo posto un istituto di credito tedesco
Affitto alto, costi di gestione insopportabili, concorrenza delle edicole, il costante calo di lettori: motivi più che validi per mettere in crisi le librerie di Bergamo. Tra queste la Giunti di largo Porta Nuova - nota per le aperture serali e festive - , che presto (il 30 settembre sarà l’ultimo giorno d’apertura) lascerà la centralissima sede: al suo posto, tanto per cambiare, arriverà un istituto di credito tedesco. Ma lo spostamento, o addirittura la chiusura di una libreria, è sempre segno di una perdita per la vita sociale e culturale della città. Il lutto più recente e pesante su questo fronte è stato l’anno scorso con la chiusura della Tarantola che dopo settantasette anni di attività ha dovuto rassegnarsi e chiudere i propri battenti. Eppure la Tarantola, fondata nel 1927 da Luigi Tarantola e Rina Giovannacci, divenne con la conduzione del figlio Tiziano un salotto culturale tra i più rinomati: basti pensare che era elettrice del premio Bancarella, conquistò la medaglia d’oro da Angelo Rizzoli e presentò alla città autori come Montanelli, Spadolini, Gervaso, Bevilacqua, Sgarbi e Zecchi. Ma di celebri perdite in campo librario Bergamo annovera anche la libreria Cesare Conti, storico locale in via XX Settembre, fondata dall’omonimo libraio poi passata alla gestione di Alberto Cunico, che ne fece un ritrovo di personaggi storici. Alla morte del titolare, nel 1969, la libreria fu costretta ad abbassar le serrande. C’era poi la libreria Antica e Moderna Lorenzelli, fondata ai primi del Novecento dai nonni di Alfeo Lorenzelli. Considerato il salotto di viale Papa Giovanni, nel 1997 fu costretta a spostarsi per l’affitto troppo alto in via Guglielmo D’Alzano, ma la chiusura era dietro l’angolo: correva l’anno 1999. Sempre negli anni Novanta in via XX Settembre si affacciano nuove librerie: nel 1997 la Exodux-Gulliver, nata da un’idea di don Antonio Mazzi, che chiude nel 2003, e la Galleria Internazionale del libro, una tra le più grandi della città, ma che vanta già tre traslochi rimbalzando da una parte all’altra di via XX Settembre. La Seghezzi si è spostata lungo il viale Papa Giovanni nel 1997, ma ha mantenuto il suo stile indipendente e familiare, mentre la Buona Stampa è passata, nel 2003, da una parte all’altra di via Paleocapa. Ora tocca alla Giunti (la sede è a Firenze, nella storica villa La Loggia, e conta 700 tra dipendenti e collaboratori, sette dei quali occupati nei negozi di Bergamo e Seriate) che da ottobre si sposterà fuori città (in un Centro Commerciale), in attesa di giocare - si dice - una nuova mossa sullo scacchiere cittadino.
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