Bergamo, traffico illecito di rifiuti nei guai un istruttore della Provincia

Un istruttore della Provincia di Bergamo è finito nella rete del Nucleo operativo ecologico dei carabinieri di Brescia che, coordinato dal Noe di Treviso, sta indagando su un traffico illecito di rifiuti in varie regioni del Nord Italia. L’istruttore - Angelo Beltrami, 33 anni di Leffe - è stato sottoposto alla misura coercitiva dell’obbligo di dimora, perché ritenuto responsabile di aver rivelato e utilizzato segreti d’ufficio e di corruzione.

I militari hanno effettuato anche 25 perquisizioni nelle proprietà di altrettanti indagati, persone che secondo l’Arma sono coinvolte nell’inchiesta «Bonnie and Clyde» che ha già portato a quattro arresti e 32 sequestri, setti relativi ad impianti. L’operazione è scattata all’alba e ha visto scendere in campo oltre 100 carabinieri, col sequestro di una società - la Gtm di Ghisalba - e di 850 tonnellate di rifiuti speciali.

L’istruttore della Provincia era preposto al vaglio e al rilascio delle autorizzazioni che servono per operare nel campo del trattamento e dello smaltimento rifiuti: avrebbe - secondo l’accusa - abusato del suo incarico, dietro compenso, per informare i responsabili delle aziende indagate delle attività investigative in atto a loro carico. Inoltre avrebbe suggerito espedienti utilizzabili per la gestione illecita dei rifiuti. Le altre perquisizioni hanno coinvolto sedi aziendali e abitazioni di altri indagati, tra i quali i responsabili di numerose aziende della nostra provincia. Il valore complessivo dei beni sequestrati ammonta a 15 milioni di euro.

Le indagini erano partite nel 2004: gli inquirenti avevano scoperto che aziende con sedi a Treviolo, Dalmine e Almenno S.Bartolomeo erano il fulcro di scambi di ingenti quantità di rifiuti. Altre 33 persone erano già state coinvolte a vario titolo nell’illecita attività di smaltimento rifiuti.

(14/10/2005)

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