Biglietteria dei treni a rischio collasso

Biglietteria dei treni a rischio collassoAumentano i clienti, anche a caccia di promozioni. E tra due mesi scattano le ferie per il personale agli sportelli

Code alla biglietteria della stazione ferroviaria? Con l’arrivo dell’estate potrebbe essere ancora peggio. Sì, perché se da una parte il mondo dei pendolari allenterà la sua corsa giornaliera ai treni per andare al lavoro o a scuola, dall’altra però aumenteranno i viaggi di piacere: vacanze mordi e fuggi, ma anche – per chi si è trasferito a Bergamo da lontano – rientri ai paesi d’origine per una rimpatriata di uno o più mesi.

Se alle invitanti promozioni di Trenitalia a suon di Eurostar a 30 euro e compri due paghi uno in Intercity si aggiunge poi il fatto che anche gli addetti della biglietteria dovranno andare in ferie, si fa presto a concludere che le attese davanti agli sportelli potrebbero a breve raddoppiarsi.

È successo anche ieri mattina, in un venerdì solitamente tranquillo, che quanto a ressa davanti alla vetrata di piazzale Marconi non ha niente a che vedere con il primo giorno del mese o con il lunedì. E invece anche ieri per aggiudicarsi un biglietto si sono dovuti attendere parecchi minuti, con i viaggiatori in coda, spazientiti. «Tra le 10 e le 11,30 si sono avuti dei rallentamenti nell’emissione – spiegano da Trenitalia – a causa di lavori al sistema informatico».

Cinque gli sportelli di piazzale Marconi dedicati alla vendita e prenotazione biglietti, 17 in tutto gli addetti di cui uno part-time e uno distaccato al sindacato. «Un problema di organico» dissero alcuni addetti in occasione dello sciopero indetto da Cgil, Cisl e Uil trasporti nelle biglietterie di 44 stazioni lombarde lo scorso 16 febbraio. «Ma che dire – aggiungono a tre mesi di distanza – 20 persone in coda a Milano non le nota nessuno, 10 a Bergamo sembrano un’enormità».

Ciò che è cambiato non è tanto una diminuzione del personale nella nostra città, che vede 17 persone su 16 previste dall’azienda, fanno notare da Milano i vertici di Trenitalia, quanto invece – e questo lo precisano gli addetti alla biglietteria di Bergamo – l’incremento di vendite dovuto alle promozioni entrate in vigore da dopo Pasqua e la corsa a prenotare le soluzioni più vantaggiose per le prossime vacanze estive. «Non ci resta che rimboccarci le maniche – specificano loro – anche in vista delle nostre ferie, una ventina di giorni a testa: abbiamo chiesto che possano essere installate altre due macchinette automatiche per l’emissione di biglietti e, al lunedì, giorno di punta, cerchiamo di garantire l’apertura dei cinque sportelli». Cosa che nel resto della settimana risulta un’eccezione, visto che spesso i pendolari devono mettersi in coda ai due soli punti che non presentino appiccicato sul vetro il cartello «chiuso».

E poi sono aumentate le esigenze di chi viaggia: «È finita l’epoca del biglietto e via: ormai al giorno d’oggi la gente chiede informazioni sulle promozioni e sugli orari, è ovvio che così si perde tempo», rispondono dalla biglietteria. Insomma, a chi è obbligato ad attendere dei quarti d’ora prima di portarsi a casa il suo pezzetto di carta o scopre, nell’attesa del suo turno, di aver nel frattempo perso il suo treno, non resterebbe che giocare d’anticipo, presentandosi agli sportelli qualche minuto prima o in giorni «insospettabili», come per esempio la domenica.

Ma per tenere aperti più sportelli servono più persone, fa notare un gruppo di lavoratori della stazione di Bergamo, che in un volantino precisa: «La disfunzione organizzativa ha ragioni e motivi non proprio comprensibili a tutti, perché anche mancando la bellezza di sei addetti, la dirigenza di Milano ha trasferito un lavoratore dalla biglietteria di Bergamo che versa in queste gravissime condizioni per trasferirlo in un’altra biglietteria, nella fattispecie Treviglio, che invece ha un organico alla pari, anzi addirittura eccedente». Da Milano la direzione delle Ferrovie specifica che l’organico della biglietteria è di 17 persone sulle 16 previste: «Al trasferimento è stato risposto sì anche in virtù di questo aspetto».

(08/05/2004)

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