Blitz sotto il viadotto di Boccaleone
L’ennesimo sgombero - foto e video

L’ennesimo sgombero di disperati. Ieri all’alba, sotto il viadotto di Boccaleone, esattamente come il 26 marzo. Quattro giorni dopo toccava all’ex Molini Moretti a Campagnola, altro rifugio «prediletto» da senza fissa dimora e sbandati.

Alle 6 circa il blitz. Vigili e poliziotti si sono trovati davanti l’ennesima baraccopoli tirata su in men che non si dica. C’erano 39 persone, romeni e slovacchi: uomini e donne, fortunatamente nessun minore. Li hanno sorpresi ancora che dormivano, nei giacigli improvvisati con materassi e cartoni, nelle auto trasformate in case ambulanti. Sono stati tutti identificati e multati. Una sanzione che nessuno pagherà mai e non cambia nulla. In Comune e Questura lo sanno bene. Identificati e pure multati, gli stessi il giorno dopo tornano ad occupare la medesima area.

A Palazzo Frizzoni la questione è sul tavolo, urgentissima. La Giunta vuole risolvere una volta per tutte il problema del bivacco nelle aree dismesse. «Vogliamo intervenire in maniera radicale» dice il vicesindaco, determinatissimo sul tema. La situazione ormai è al livello di guardia. «Il livello di sopportazione è esaurito - prosegue Gandi -, dobbiamo tutelare i quartieri, i residenti». Che non ce la fanno più e, allarmati, segnalano a più riprese la presenza di questa gente a ridosso delle loro case. Boccaleone, Campagnola e Malpensata sono solo alcuni dei quartieri dove ci sono le situazioni più calde.

«Intendiamo presidiare il cavalcavia di Boccaleone con una certa frequenza nelle ore serali, così da evitare che ci si accampi». Il che vuol dire mandare una pattuglia, che stia lì, per qualche ora. Un presidio, non un semplice controllo e via. Ma si sta valutando anche altro: «Vorremmo in qualche modo delimitare e chiudere con una recinzione lo spazio sotto il viadotto, così da impedire fisicamente a questa gente di fermarsi».

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