Boeri: «Gori, rivoluziona il centro»
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«L’unica soluzione per andare oltre è avere il coraggio di sperimentare nuove forme, trasformando gli uffici in residenze miste». È questo l’invito «rivoluzionario» che l’archistar Stefano Boeri lancia al sindaco di Bergamo quale possibile soluzione per curare «la solitudine» di cui soffre il centro cittadino.

Boeri - che ama molto la nostra città - non toccherebbe «l’architettura di pietra» del centro piacentiniano, ma lavorerebbe sugli spazi pubblici, su dei chioschi, su elementi aggregativi, su punti d’incontro, sul verde.

«Un ingrediente fondamentale della vitalità di un quartiere - spiega Boeri - è ovviamente la residenza. Più residenti vi sono, più la zona diventa viva. Naturalmente il fatto che ci abitino molte persone non basta. Occorre un modo di abitare che ha bisogno di un’intensità di scambi e di relazioni».

«Bisognerebbe reintrodurre - incentivandola - una maggiore residenza giovanile. Intendo un mix di soluzione abitativa e di luogo di lavoro insieme: casa più laboratorio di artigianato, abitazione più studio progettistico, loft con computer e videoconferenze , e via di questo passo. Oppure - conclude Boeri - residenze di studenti, la linfa dei centri urbani, con prezzi di affitto calmierati proprio per ridare vita alle periferie centrali».

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