Un’inchiesta della Digos dovrà accertare se l’auto danneggiata sabato notte in via Ghislandi da una bomba carta è stato un atto intimidatorio o solo uno scherzo di cattivo gusto. Il proprietario della vettura è un ricercatore di nazionalità argentina, dipendente di un’azienda romana consociata alla Dalmine, svegliato attorno all’1,30 di notte da un forte boato. Affacciatosi alla finestra del proprio appartamento, ha notato un fumo denso uscire dalla propria auto, una Fiat 500, posteggiata sotto casa.
La vettura, che sulle fiancata presentava la scritta «Centro Ricerca Materiali», veniva posto sotto sequestro e passata al setaccio: gli autori del gesto avevano prima infranto il finestrino laterale dell’auto quindi vi avevano scaraventato dentro una bomba carta, dandosi quindi alla fuga prima dello scoppio.
(28/12/03)
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