Un danno vicino ai 10 milioni di euro. È la stima fatta dal direttore generale di Bonduelle Italia, Umberto Galassini, dopo il terribile incendio che giovedì notte ha devastato lo stabilimento Bonduelle Italia srl di San Paolo d’Argon. La dirigenza ha incontrato i dipendenti per fare il quadro in merito al loro futuro professionale. Un futuro che non sarà di certo nero considerato che l’azienda ha espresso l’intenzione di ricollocare al più presto tutti i cento operai che i novanta impiegati.
La riunione s’è svolta nel piazzale dello stabilimentoaalla presenza anche di alcuni sindacalisti della Filcams - Cgil e della Fisascat - Cisl. Galassini ha comunicato che per i dipendenti sarà aperta una cassa integrazione, per uscire dalla prima fase di emergenza.
Al di là delle parole, è trapelata la voglia da parte di tutti - sia dirigenti che operai - di ricominciare tutto da capo. Bonduelle non ha voglia di attendere e di far attendere i suoi dipendenti: venti operai (che lavoravano nello stabilimento di San Paolo d’Argon) sono stati trasferiti nella filiale aziendale di Costa di Mezzate per il turno serale.
Altri potranno essere trasferiti, se lo vorranno, nello stabilimento di Battipaglia, in provincia di Salerno, che è stato recentemente ristrutturato e il cui potenziale di assunzione si è triplicato.
Il capannone è rimasto carbonizzato per buona parte della superficie: i vigili del fuoco hanno monitorato il sito per tutta la notte e per la giornata per paura che sotto le macerie si nascondessero eventuali focolai. . Per domare le fiamme hanno utilizzato ben 400 mila litri di acqua con mezzi speciali provenienti anche da altri comandi lombardi.
Lo stabilimento è stato definito inagibile e la struttura rimane sotto sequestro per consentire alle forze dell’ordine di svolgere tutti gli accertamenti. Quanto alla probabile origine del rogo, si parla di un incendio scoppiato per cause accidentali, forse per un corto circuito. Dell’azienda si è salvato solamente il 30%, gli uffici in particolare, in cui gli impiegati e i dirigenti si sono già messi all’opera.
(29/02/2008)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
